Disse: “Roma pulita entro luglio”. Le bugie del sindaco Gualtieri hanno le gambe corte

sindaco Gualtieri

“Anche oggi a Roma il problema immondizia il sindaco Gualtieri lo risolve domani. Una puzza insopportabile per le strade. Ormai è così in ogni angolo della città, e con il caldo e le temperature elevate la situazione è ancor più grave”. Nelle parole del consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli c’è il quadro di una vicenda al limite del grottesco.

La denuncia dell’esponente leghista arriva infatti a evidenziare l’ennesima promessa disattesa dal sindaco Gualtieri. Il 18 luglio promise in diretta radiofonica su Rtl, agli ascoltatori di tutta Italia, che entro una settimana “Roma sarà libera dai rifiuti”. Siamo al 22 agosto e per le strade della Capitale, nonostante tanti romani siano ancora in ferie, la città è più sporca che mai.

La testimonianza di Ilaria Capua: “In 13 giorni non hanno mai ritirato i rifiuti”

E, per i fan più sfegatati del primo cittadino, basta ripescare quanto ha dichiarato pochi giorni fa una testimone al di fuori di ogni sospetto. “Sono nella Capitale dal 6 agosto e da allora non li hanno mai ritirati, Gualtieri la Capitale non merita tutto questo’. “Oggi è il 19 agosto. Sono a #Roma dal 6 agosto e da allora non hanno mai ritirato i rifiuti del condominio. Ho i rifiuti in casa e mi vergogno. Guardo fuori e mi vergogno Faccio una passeggiata e mi vergogno. Sindaco Gualtieri ti prego Roma non si merita questo scempio”. Così la virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, su Twitter.

L’ex capo di gabinetto del sindaco direbbe a Gualtieri: mettiti in ginocchio…

Se i romani fossero focosi ed esuberanti come il suo ex capo di gabinetto, chiederebbero a Gualtieri perlomeno di “mettersi in ginocchio”, alla luce dell’ennesima promessa disattesa. Ma senza arrivare all’irruenza di Albino Ruberti, che si accalora per una discussione calcistica (facciamo finta di crederci) i romani meritano le scuse del sindaco Gualtieri. Altrimenti vada a nascondersi. Magari dietro a uno dei tanti sacchi della spazzatura che invadono la Capitale.