Domani sit in a viale Trastevere: psicologi contro il ministro Manfredi

Manfredi e Azzolina

Gli psicologi manifestano, mercoledì 30 settembre a partire dalle 14, davanti al Miur in Viale Trastevere a Roma, per chiedere al Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi una riforma per l’esame di Stato abilitante alla professione di psicologo. Dunque, stavolta non c’è la Azzolina al centro delle proteste, ma il suo collega e “coinquilino”.

Le promesse di Manfredi rimaste lettera morta

“Negli ultimi mesi abbiamo incontrato più volte sia il ministro che i suoi delegati  – spiega Davide Pirrone, portavoce del Movimento Professione Psicologo Italia – e in ogni occasione, ci hanno ribadito la volontà del governo ad attuare le modifiche necessarie al fine di accogliere le nostre richieste. Tuttavia, nonostante i proclami e le dichiarazioni a mezzo stampa, finora è rimasto tutto lettera morta. La prossima sessione d’esame, prevista per il mese di novembre, si prospetta disastrosa così come lo è stata quella del mese di luglio scorso. Si terrà in telematica, ma noi ad oggi non conosciamo ancora le modalità d’esame né le tempistiche di come si svolgerà effettivamente. Scendiamo in piazza e lo faremo rispettando tutte le regole anti-contagio, ma adesso dobbiamo farci ascoltare” conclude.

Gli psicologi sono stanchi delle prese in giro del governo

Gli psicologi sono in perenne attesa del disegno di Legge sulla laurea abilitante in Psicologia annunciato con squilli di tromba dal ministro Manfredi già a metà agosto. La verità? Al momnto viale Trastever non ha ancora reso pubblici i contenuti di tale disegno di legge. Non solo. Infatti, come lamentano gli psicologi, non vi è stato ancora alcun incontro. Eppure, proprio Manfredi aveva promesso e garantito un confronto sul futuro della professione dello psicologo e la creazione di un tavolo di lavoro atto alla realizzazione di una disciplina transitoria che riformi l’abilitazione professionale sino a quando il ddl non entrerà in vigore.

E non c’è solo questo dato ad allarmare. Al momento la sessione di esame di Stato del mese di novembre è programmata per svolgersi in presenza nonostante l’emergenza sanitaria non accenni a rientrare. Ma quali sono le precauzioni che il Ministero dell’Università e della Ricerca ha messo in atto per evitare nuovi possibili contagi? Nessuna. Ecco perché domani all 14 vial Trastevere sarà presidiata dai rappresentanti della categoria, stanchi delle continue prese in giro del governo.