Donna eroica filma gli zozzoni e li mette in fuga. L’Ama dove sta?
Donna eroe a Roma. Vede scaricare da un’auto rifiuti in strada, filma tutto e blocca gli zozzoni. Alla faccia dell’Ama che non c’è. È successo proprio ieri, quando una signora residente a Roma ha ripreso la scena e l’ha caricata su internet. Costringendo i due maleducati a riprendere il loro carico e ad andarsene. E il video su facebook è subito diventato virale. Lei, romana, non ha avuto un attimo di esitazione e li ha filmati senza paura. Loro – a quanto sembra due stranieri – non le hanno dato retta per un po’. Poi hanno capito che faceva sul serio e prontamente sono rientrati in auto con la spazzatura che volevano gettare in strada. La donna ha anche filmato la targa dell’auto in modo che i vigili urbani possano occuparsi dell’accaduto. Un gesto definito eroico sui social. Visto che normalmente tutti parlano della situazione insostenibile dei rifiuti nella Capitale. Senza però fare nulla. Forse perché la gente è esasperata ed è diventata indifferente a tutto. Anche alla maleducazione degli altri cittadini.
Ama si rifiuta di continuare la raccolta porta-a-porta. Ed è polemica con il Campidoglio
Sull’altro fronte, cioè quello di chi dovrebbe occuparsi della nostra spazzatura, la situazione è sempre più fuori controllo. L’AMA infatti ha appena dichiarato di voler fermare il porta-a-porta in alcune zone di Roma. Troppo lavoro e troppe scale per i netturbini. Nei municipi IV e IX, nei quartieri di Forte Tiburtino, Tiburtino Terzo, Colli Aniene, Tor Pagnotta e Decima è previsto il ritorno dei cassonetti che riporta la raccolta in strada. Il Campidoglio però non ci sta. E sembra che la situazione stia sfuggendo di mano alla Sindaca ancora una volta. Tanto a farne le spese sono sempre e solo i cittadini romani. Prima i netturbini della Capitale hanno smesso di fare il porta a porta per la spazzatura delle famiglie in isolamento Covid. Per paura di contrarre il virus. Visto che non avrebbero ricevuto le dotazioni di protezione individuali adeguate. Poi è uscito lo scandalo dei dipendenti AMA che al camposanto sezionavano le salme per finte cremazioni. Adesso l’azienda sembra affetta da un altro male psico-fisico: con questo caldo non si può più fare su e giù per le scale. Ma in realtà più che da cattiva volontà dei dipendenti la scelta di sospendere il porta a porta sembra dettata dai costi. Molto più elevati, e le casse di Ama sono vuote.
Monnezza a Roma? Certo, se si mandano allo sbando i lavoratori Ama
La Raggi perde un’altra occasione a Roma. Altro che raccolta differenziata al 70%, siamo sotto la soglia minima e la situazione non va migliorando
Purtroppo a Roma ci distinguiamo anche per questo: la raccolta differenziata tra le più basse d’Italia. Eh sì perché in altre parti del Paese la situazione è ben diversa. E bisogna andare al Nord. Dove ad esempio in Val di Fiemme i dipendenti della nettezza urbana si inerpicano tutti i giorni tra le baite, su per i boschi. Lì la differenziata è all’86%. Ve la ricordate la Raggi dopo le elezioni? Era il 2016, e la prima cittadina prometteva: Roma arriverà con la raccolta differenziata al 70% entro il 2021. Adesso la verità è che rischiamo il tracollo. Quindi di perdere anche il misero 45,5% di oggi. E nonostante questo, i cassonetti ari tornano per strada. Mezzi rotti, ingombranti e puzzolenti come sempre.