Donna trovata morta a due passi da Roma, indagano i carabinieri

Un risveglio tragico per la comunità di Manziana, piccolo centro alle porte di Roma. Alle prime luci dell’alba di sabato 5 luglio, una donna di 42 anni è stata trovata priva di vita all’interno di un’abitazione privata in via Santa Severa.
Il corpo è stato scoperto intorno alle sei del mattino. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Bracciano, che hanno isolato l’area e avviato le prime attività investigative. L’identità della vittima, italiana, è stata confermata poco dopo il ritrovamento. La scena è apparsa subito complessa, tanto da richiedere l’intervento del magistrato di turno e l’attivazione delle procedure previste per i casi di morte sospetta.

Una morte avvolta dal mistero a due passi da Roma, donna trovata morta
Al momento non sono note le cause del decesso. Nessun segno evidente di violenza sarebbe emerso dai primi rilievi, ma le autorità mantengono il massimo riserbo. Le indagini sono in corso e non si esclude alcuna ipotesi: dall’incidente domestico al gesto volontario, fino alla possibilità di un evento criminale.
In queste ore, gli investigatori stanno passando al setaccio la vita privata e le frequentazioni della donna, cercando elementi che possano chiarire il quadro. Diverse persone, vicine alla vittima o presenti nei pressi dell’abitazione nelle ore precedenti al ritrovamento, sono già state ascoltate dai militari. Ogni dettaglio, anche il più apparentemente insignificante, potrebbe rivelarsi decisivo per ricostruire l’accaduto.
Rilievi tecnici e autopsia in arrivo, il corpo trasferito a Roma
La Procura ha disposto il trasferimento della salma presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico “Gemelli” di Roma, dove verrà eseguito l’esame autoptico. Sarà l’autopsia a stabilire con certezza la causa del decesso e a sciogliere i primi dubbi sulla dinamica.
Intanto, i carabinieri hanno eseguito rilievi fotografici e repertato diversi elementi all’interno dell’appartamento, che è stato posto sotto sequestro. Gli inquirenti lavorano per escludere – o confermare – la presenza di terze persone nella casa nelle ore precedenti alla morte.
Un’attenzione particolare viene riservata anche alle ultime telefonate e ai movimenti della donna, nella speranza di individuare eventuali anomalie o segnali premonitori.
Comunità di Manziana sotto shock
Il dramma ha scosso profondamente il paese di Manziana, dove la notizia si è diffusa rapidamente. La vittima, residente in zona, era conosciuta da molti. La comunità locale, attonita, attende risposte dalle indagini, mentre le forze dell’ordine mantengono il massimo riserbo.
Non è la prima volta che un fatto di cronaca scuote la tranquilla provincia romana, ma l’assenza di indizi chiari alimenta inquietudini e interrogativi. Le prossime ore saranno decisive per comprendere se si è trattato di una tragica fatalità o di qualcosa di ben più oscuro. Intanto, l’inchiesta prosegue. E a Manziana, a due passi da Roma, l’alba di luglio si è tinta di mistero e inquietudine.
Manziana e i casi recenti
La cronaca nera continua a gettare ombre su Manziana. Proprio in questi giorni, la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha chiuso formalmente le indagini sulla morte di Paolo Pasqualini, il 39enne sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging nel bosco di Macchia Grande, l’11 febbraio scorso.
Una vicenda che aveva già scosso profondamente la comunità e che ora si avvia verso l’eventuale rinvio a giudizio. Esclusa l’ipotesi di omicidio volontario, gli indagati – Patrizio Pintus, proprietario dei cani, e Giovanna Minelli, custode dell’abitazione da cui gli animali sono fuggiti – dovranno rispondere rispettivamente di omicidio colposo e omessa custodia. Secondo gli inquirenti, i tre molossi sarebbero riusciti a scappare da un varco nella recinzione, probabilmente causato da cinghiali, nonostante il cancello dell’abitazione fosse chiuso. Due tragedie in pochi mesi, due indagini ancora aperte: Manziana resta in attesa di verità.
