Due sgomberi all’alba: blindati anche nel centro Fons Perennis di CasaPound

sgomberi

E’ in corso nell’ambito di due operazioni delle forze dell’ordine lo sgombero di due immobili occupati a Roma. Si tratta del padiglione 31 del complesso Santa Maria della Pietà, occupato dal centro sociale ex Lavanderia, e dell’immobile della Asl di Maccarese occupato da CasaPound, in via San Giorgio a Maccarese. Gli sgomberi sono stati decisi nell’ambito di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi, e rientrano nella strategia del ripristino della legalità portata avanti dalla prefettura di Roma.

Gli sgomberi: a Maccarese blindati per il centro di CasaPound

I poliziotti di Fiumicino sono impegnati dalle 7 di questa mattina nello sgombero dei locali in viale di Castel San Giorgio, a Fiumicino, sede dell’associazione “Fons Perennis” vicina a Casapound. Il sequestro preventivo è stato disposto dalla Procura di Civitavecchia.

Fons Perennis, si legge sul sito, “è un’associazione culturale senza fini di lucro. Le sua attività sono svariate: studio storico-artistico, studio del Buddismo e meditazione, cineclub d’autore, insegnamento della lingua e della cultura tedesca, gruppo giovanile scout A.G.I.R.E. e altro ancora. Lo scopo dell’associazione è quello di promuovere la ricerca culturale tradizionale e l’incontro tra le persone al fine della crescita degli individui”. 

Il centro Sociale a Monte Mario

«Invitiamo tutte e tutti a venire davanti al padiglione 31 del Santa Maria della Pietà per partecipare ad una assemblea permanente». È l’appello lanciato questa mattina su Facebook dall’associazione Ex Lavanderia, a Primavalle, sgomberata questa mattina dai poliziotti.

«Oggi 25 febbraio 2021, la politica della repressione continua a rappresentare l’unica forma di soluzione delle vertenze romane.
Da questa mattina un ampio schieramento di Polizia sta sgomberando la Ex Lavanderia, il padiglione 31 del S. Maria della Pietà, l’ex manicomio della Provincia di Roma, un complesso monumentale che sarebbe dovuto diventare un polo ad uso pubblico, sociale e culturale.
Oggi chi ci gestisce fa un passo in avanti per farne un ennesimo ospedale in un quartiere che ne è pieno, lasciandone sguarniti altri, non ascoltando le esigenze della cittadinanza.
Perché? Dal 2004 denunciamo i motivi di questa politica scellerata, ne denunciamo gli sprechi, i miliardi di lire e di euro per dare servizi poi eliminati e riconvertiti».