E’ bufera sulla nomina di Silvia Di Manno in Campidoglio. Opposizioni all’attacco della Raggi

Continuano le polemiche feroci contro la nomina di Silvia Di Manno come coordinatrice della segreteria dell’assessore all’urbanistica Luca Montuori. La libraia toscana infatti sarebbe stata assunta con un contratto di consulenza a termine, del valore di 23 mila euro. Secondo quanto riportato nella giornata di ieri in un articolo di Sergio Rizzo sull’edizione cartacea del quotidiano La Repubblica. Direttamente nello staff dell’assessorato all’urbanistica. Cosa legittima, senza dubbio. Ma sono almeno due gli elementi che hanno fatto saltare sulla sedia le opposizioni. E scatenato la bufera. Il primo, che la Di Manno sarebbe la fidanzata dell’attuale assessore al bilancio Gianni Lemmetti. Così almeno era stata presentata in un video del 2019. Girato proprio per promuovere la pratica della lettura. Nel periodo nel quale la neo assunta originaria di Pietrasanta lavorava in una libreria di Viareggio. Questione di opportunità quindi. Anche se l’assessorato per cui la Di Manno presterà i suoi servigi non è quello al bilancio di Lemmetti. Ma quello del suo collega all’urbanistica. Troppo poco per placare le polemiche però. Che sono montate anche per altre questioni. Come la competenza specifica, visto che urbanistica e lettura non vanno proprio di pari passo nei curricula. Mentre non mancano attacchi sul fronte della trasparenza rispetto alla nomina. “Perchè – si chiede ad esempio il consigliere di FDI Figliomeni – scegliere una persona che risiede a 400 chilometri da Roma senza una professionalità specifica che giustifichi la nomina?” Intanto sul sito ufficiale del Comune l’atto ancora non compare. Chissà se per un ripensamento, o per aspettare che si calmino le acque.

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Bufera sulla nomina della Di Manno in Comune. Figliomeni (FDI), già presentata richiesta di accesso agli atti

”Ho già presentato una interrogazione urgente alla sindaca Raggi. E insieme al gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti. Per capire con quali criteri sia stata predisposta la nomina di Silvia Di Manno nell’assessorato all’urbanistica. Si tratta di una persona che abita a 400 chilometri da Roma, e vogliamo capire quali siano state le competenze specifiche che hanno legittimato la scelta dell’assessore Montuori di assumere la fidanzata del suo collega Lemmetti” ha dichiarato il consigliere di FDI Francesco Figliomeni. Al quale hanno fatto eco anche i colleghi del PD e della Lega. “Tutte scelte trasparenti e professionalmente elevate – ha commentato ironico il capogruppo dei dem in Campidoglio Giulio Pelonzi. Donne e uomini giusti e al posto giusto. Utili a rispondere ai bisogni dei cittadini, tra i quali parenti ed amici”. Mentre il leghista Davide Bordoni ha puntato il dito sui tanti problemi dei cittadini romani. Con intere categorie che sono alla fame. E che rendono ancora più discutibile ricorrere a nuove assunzioni. “In Campidoglio lottizzazione senza precedenti – ha attaccato Bordoni. Mogli, sorelle, amici ed ex colleghi: tutti nella casa, non più di vetro, del Comune di Roma. L’Amministrazione chiarisca su questa ultima infornata di nomine. Desta scandalo questo criterio ‘familistico’ con personaggi assunti in Campidoglio non per meriti e competenze”.

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