E il Pd fabbricò una forca dentro l’ambasciata iraniana “islamofascista” a Roma…

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Poi frignano se perdono tutte le elezioni: la vicenda della forca fantasma dentro l’ambasciata iraniana a Roma rivela più di quanto sembra. Ossia, che il Pd e la sinistra per anni hanno campato di bufale, di mezogne diffamatorie, tese solo a gettare il fango sugli altri. Altro che “inclusione”. E purtroppo c’è sempre stato qualcuno che ha dato retta alle loro scempiaggini propalate nella loro cronica malafede. L’ultima menzogna del Pd ha però fatto scuola, proagandosi a macchia d’olio in tutta la sinistra e anche oltre, sino all’ex berlusconiana Gelmini passata adesso con la sinistra. Ma quanto si starà pentendo, adesso?

L’ambasciata smentisce le bugie del Pd

La poco edificante storiella è questa. “L’ambasciata iraniana a Roma ha montato una telecamera sopra una forca. Si tratta di una chiara intimidazione contro chi manifesta fuori dall’ambasciata. Il governo italiano non tolleri questo sfregio e si faccia sentire con parole inequivocabili”. Lo scriveva su Twitter Lia Quartapelle, vicepresidente Pd in commissione Esteri di Montecitorio. La telecamera sarebbe posizionata vicino alla recinzione che si affaccia su via Nomentana. In realtà, non c’era – ovviamente – nessuna forca. Ma semplicemente una struttura preesistente da anni, dove è posizionata una telecamera di sorveglianza, all’interno dell’ambasciata iraniana a Roma. “Si tratta di una cosa che sta lì da dieci anni”, dicono dall’ambasciata, sottolineando che fu anche realizzata da tecnici italiani.

Le solite posizioni anti-italiane della sinistra

Sul caso dubbi erano stati espressi subito dal viceministro alla Farnesina, Edmondo Cirielli, che ora aggiunge: “E’ la conferma che il Pd non sa più cosa inventarsi per fare polemiche sterili e infondate contro il governo, anche a costo di fare brutte figure”. Aggiungono gli iraniani: “L’ambasciata iraniana a Roma, come ogni altra sede diplomatica, è dotata di telecamere a circuito chiuso. Attualmente, tutti i negozi, gli ospedali e persino le case private dispongono di telecamere a circuito chiuso per mantenere la loro sicurezza. Spero che non venga mai prestata attenzione a queste bugie”. Invece tantissimi hanno accolto la bugia come verità incontrovertibile, e guarda caso si tratta di persone che spesso prendomo posizioni anti-italiane.

Fratoianni: occhio al regime islamofascista

Come Fratoianni, che ha abboccato con tutte le scarpe. “L’Italia è stato il Paese dove già nel 1786 fu abolita la pena di morte in Toscana grazie a Leopoldo di Lorena. E ancora oggi l’Italia considera la pena di morte un abominio. L’ambasciata iraniana a Roma eviti l’infamia di agganciare una telecamera di controllo (o meglio di intimidazione) ad una forca”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. La Farnesina convochi subito – prosegue l’esponente rossoverde della commissione esteri di Montecitorio in un altro tweet – l’ambasciatore del regime islamofascista di Teheran perchè venga subito tolta. Comunque se i gerarchi di quel regime pensano così di fare paura a qualcuno si sbagliano di grosso”, conclude. Che figuraccia.

Anche i protettori dei clandestini fuorilegge di Amnesty si uniscono al coro

Non possono mancare i paladini delle invasioni dei clandestini, quelli di Amnesty International, che si accodano al coro senza sapere nulla, tranne che si va contro l’odiato governo Meloni. “Un gesto intimidatorio e inaccettabile, uno sfregio nei confronti di chi manifesta in favore dei diritti umani”. Così tale Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, parlando dell’installazione di una forca munita di telecamera all’ambasciata iraniana di Roma. “Questa installazione, che ho visto personalmente, affaccia su via Nomentana, di fronte al luogo dove in questi mesi hanno manifestato iraniani e iraniane della diaspora chiedendo la fine della repressione”, ha aggiunto Noury.

Anche l’ex Futuro e Libertà Dalla Vedova strilla contro la forca

E poi ancora altri esponenti del Pd, come Sensi, e persino quello di Europa+, Della Vedova, che fino a pochi anni fa era schierato con Gianfranco Fini e Alleanza Nazionale. tanto da aderire alla fallimentare esperienza di Futuro e Libertà. nonché nominato da Berlusconi al Cnel. Insomma, per lui finora una decina di partiti e movimenti politici, con i quali alla fine è sempre riuscito a spuntare un seggio. Tuttora infatti è deputato, stavolta eletto con il centrosinistra… Ma per lui è uguale.

Ma il Pd non era il leader delle aperture agli ayatollah?

Conclude Cirielli commentando l’incredibile vicenda: “Verificheremo meglio se è una normale o un’improvvisata impalcatura o una cosa diversa come sostiene l’onorevole Quartapelle e poi prenderemo le nostre decisioni. Certo è singolare che il Pd che ha fatto gli accordi ed è stato leader nelle aperture all’Iran oggi si agiti. Noi non solo all’opposizione ma anche al governo siamo stati chiari come nessuno mai nel condannare il regime”, dice il viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli. Ma rimane il sobrio tweet dell’ambasciata: “Telecamere di protezione e sicurezza con l’applicazione del controllo di entrata e uscita, sono state progettate e realizzate da tecnici italiani almeno dieci anni fa e installate all’ingresso 1/2”. La sinistra ha finito di prendere in giro gli italiani.