Ennesimo giro di vite del governo nel dpcm che arriverà domani

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Coronavirus, il governo sta facendo riunioni su riunioni per decidere cosa mettere nell’ennesimo dpcm che dovrebbe essere varato nelle prossime ore. Forse già domani. Oggi è in corso la riunione del Comitato tecnico scientifico, cui seguirà la cabina di regia tra governo e Regioni, Anci e Upi sulle misure anti Covid da adottare. Poco si sa sulle nuove misure, anche se molte di esse sono già trapelate. Quello che è certo, è che i contagi continuano a crescere, sia in Italia sia soprattutto negli altri Paesi europei come Francia e Regno Unito.

Il governo inasprirà i divieti

Già il governo ha imposto le mascherine anche all’aperto, e ora i provvedimenti potrebbero inasprirsi. Ottusamente il governo continua a negare che i clandestini che sta facendo arrivare a rotta di collo possano portare il coronavirus, quando è vero l’incontrario. Nei loro Paesi, dove non c’è alcuna guerra, distanziamento e mascherine sono sconosciuti. Quando arrivano, poi, non indossano alcun tipo di protezione, così come nei centri di accoglienza, dai quali poi sovente scappano.

Addio alle feste private

Ma a parte questo, si parla di vietare ogni tipo di festa, anche privata, per quanto il controllo sembra essere difficile. Insomma, stop a banchetti, ricevimenti, cene numerose e quant’altro. Si parla anche di limitare il numero dei commensali nei ristoranti, forse a quattro persone. Gli sport di base possono continuare, purché le società abbiano attivato i protocolli di sicurezza, mentre saranno proibiti gli sport a livello amatoriale, come il calcetto.

Novità per tamponi e quarantene

Cambiamenti invece per tamponi e quarantene. Sembra che la quarantena per chi è stato a contatto con un positivo sarà ridotto da 14 a 10 giorni, con tampone obbligatorio alla fine. Luce verde anche per i test rapidi, che potranno essere effettuati anche dai medici di base e dai pediatri. Al tampone poi sarà sottoposto soltanti chi risulta positivo. Il governo potrebbe poi chiedere alle aziende di aumentare sino al 70 per cento la percentuale di lavoratori in telelavoro, per evitare i contatti tra colleghi negli uffici.

Stretta pericolosa per i locali

Stretta anche per i locali pubblici. Il governo potrebbe proibire non solo di chiudere dopo le 24 ma anche di sostare dalle 21 alle 6 davanti ai locali stessi. La vendita di alcolici poi potrebbe cessare alle 22. Per quanto riguarda le scuole, non sono previsti invece cambiamenti sostanziali, oltre a quelli che già ci sono. La scuola infatti non sembra per ora un veicolo di infezione. Maggiori controlli invece per far rispettare le capienze di passeggeri su autobus e treni.