Era ora: la stazione Tiburtina restituita alla collettività (video)

tiburtina carabella

La stazione Tiburtina restituita alla cittadinanza. La legalità, per ora, ha trionfato in un sito che era diventato terra senza legge, preda di immigrati illegali che si erano impossessati della struttura. Dalle prime ore di questa mattina, come disposto dal questore Carmine Esposito, gli agenti dei commissariati Viminale e Sant’Ippolito, insieme alla Polizia ferroviaria e alla Polizia scientifica, in collaborazione con la Polizia locale di Roma Capitale, Trenitalia e l’Ama, hanno eseguito un intervento di controllo, sanificazione e riqualificazione dell’area davanti alla stazione Termini e di piazzale Spadolini, davanti all’ingresso ovest della stazione Tiburtina.

Tiburtina, rimosse le tende e l’immondizia

Dopo l’identificazione degli occupanti le forze istituzionali hanno rimosso i manufatti e le tende di fortuna presenti nelle 2 aree e, subito dopo gli specialisti dell’Ama, hanno interamente sanificato e ripulito le zone e le località limitrofe. In particolare in piazzale Spadolini, zona Tiburtina, la polizia ha controllato 60 extracomunitari, tutti uomini e maggiorenni, di cui 34 irregolari sul territorio nazionale, che si sono allontanati dal luogo con i propri effetti personali e 26 accompagnati all’Ufficio Immigrazione per ulteriori accertamenti. Sempre nella stessa zona sono state rimosse tre macchine senza copertura assicurativa, che venivano usate come rifugi di fortuna.

Soddisfatto Carabella: ripristinata la legalità

Stamane c’è stata una diretta di Simone Carabella, che nei giorni scorsi ha documentato il degrado ignobile in cui versava la stazione Tiburtina. Subendo anche un’aggressione fisica. Stavolta è andato a documentare l’operazione delle forze dell’ordine che stanno ripulendo insieme con l’Ama la struttura, e restituendo la stazione ai cittadini. “Speriamo che ora rimettano anche il capolinea dell’autobus costreto alla soppressione. Sì, dice Carabella, perché anziché spostare i clandestini, hanno spostato il capolinea”. “E tutto questo, aggiunge, è durato mesi, sotto gli occhi di una politica che sapeva, vedeva, ma non interveniva”. In effetti ci sono voluti diversi episodi di violenza da parte dei clandestini per convincere le istituzioni ad agire. Sgomberando questa zona franca nella quale tutto era permesso.

“E ricordatevi – conclude Simone Carabella – che non solo abbiamo restituito la stazione alla collettività, ma abbiamo anche ridato dignotà agli immigrati. Perché non è dignitoso vivere per strada, fare i propri bisogni per strada, stare accampati, spacciare droga, ubriacarsi, aggredire chiunque passi di qua, molestare le donne”.