Estorsioni col metodo mafioso, pestaggi, minacce di morte e spaccio di droga: arrestati 2 fratelli di Roma e ultras ‘Irriducibili’ della Lazio

Da Roma a Cortina forti delle loro ‘amicizie’ e dei rapporti con la criminalità romana. In testa un progetto chiaro e ben studiato, che poi dalle parole hanno trasformato in fatti. Loro, due fratelli romani, avevano scelto Cortina D’Ampezzo per trascorrere le loro vacanze natalizie. Ma tra una sciata e l’altra, qui avevano deciso di mettere la ‘base’ dei loro affari. Si presentavano come boss della malavita della Capitale e nel tempo, stando alle indagini, pare abbiano cercato di portare avanti i loro interessi illeciti. Un metodo solido e collaudato che è stato confermato anche dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che ha confermato l’attualità dei loro interessi su Cortina D’Ampezzo.
Due fratelli che oggi sono stati arrestati: uno è finito in carcere, l’altro è ai domiciliari. Entrambi con precedenti di polizia, militanti nella frangia degli “Irriducibili” degli ultras della S.S. Lazio e con legami con esponenti della criminalità romana, tra cui il capo ultras Fabrizio Piscitelli, meglio noto come “Diabolik”, ucciso in un agguato nell’agosto del 2019. Rapporti che i due vantavano di avere, un’appartenenza che veniva utilizzata come monito e simbolo della propria caratura criminale, ancor di più dopo l’omicidio di Diabolik.

Omicidio Diabolik, Fagnani: “Non maturato nell’ambiente calcio”
L’estorsione col metodo mafioso
E proprio questa mattina a Cortina D’Ampezzo, ma anche a Roma, i Carabinieri della Compagnia di Cortina d’Ampezzo, supportati da quelli dei Nuclei Investigativi di Belluno e della Capitale, sotto il coordinamento della Procura di Venezia, hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari emessa dal GIP di Venezia, su richiesta di quella DDA. A finire nel ‘mirino’ 3 persone (1 in carcere, 1 ai domiciliari e 1 con obbligo di dimora a Roma). Tutte loro sono gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso, di “estorsione” aggravata dal “metodo mafioso”. Contestualmente, sono stati eseguiti dei decreti di perquisizione nei confronti di altre 4 persone, indagate per concorso negli stessi reati.
Un’operazione, quella di stamattina, che è il risultato di una lunga indagine partite nel giugno del 2024, che a sua volta aveva rappresentato lo sviluppo di un’attività in materia di stupefacenti coordinata dall’A.g. ordinaria di Belluno risalente alla fine del 2022.
Pestaggi, estorsioni, minacce: come agivano i due fratelli di Roma
Più nello specifico, l’indagine ha permesso di accertare lo spessore criminale dei due fratelli romani, quelli che vantavano di conoscere i boss della malavita. E che in testa avevano un progetto delittuoso sviluppato per fasi. Prima l’acquisizione dell’egemonia sull’attività di spaccio di stupefacenti a Cortina d’Ampezzo, creando una propria rete di pusher e minacciando e malmenando gli assuntori insolventi e gli spacciatori estranei al loro circuito, poi il controllo diretto e indiretto di alcuni locali pubblici che ospitano la movida ampezzana. Qui hanno imposto, sempre con minacce e violenza, l’organizzazione di eventi, ma anche l’ingaggio di PR, DJ e buttafuori compiacenti, attraverso una società di schermatura, con sede legale a Roma, di cui è amministratore il terzo soggetto destinatario di misura con l’obbligo di dimora. E tutto questo con l’obbiettivo di favorire e monitorare lo spaccio all’interno dei locali.
Poi, nel loro ‘progetto’ è risultata esserci anche l’ingerenza negli eventi privati, già programmati a Cortina d’Ampezzo, in concomitanza delle prossime Olimpiadi Invernali “Milano-Cortina 2026”. E a tutto questo si aggiunge il tentativo di infiltrarsi, in chiave corruttiva, negli appalti connessi con i lavori per le Olimpiadi.
Gli episodi criminali
Stando al provvedimento, tra gli episodi più violenti si ricordano l’agguato ai danni di un assuntore di stupefacenti moroso, che è stato chiuso a forza nel portabagagli di un’avt e minacciato di morte. E anche pestaggi ai danni di altrettanti dipendenti di un ristorante e di un albergo in quanto spacciatori “non autorizzati”. Nel tempo, è stato minacciato di morte anche il titolare di un noto rifugio adibito a ristorante e discoteca, per l’imposizione dei propri servizi ed eventi. E a tutto questo va aggiunta la tentata estorsione ai danni di un componente della Giunta comunale di Cortina, al quale gli indagati si sono presentati come imprenditori” e persone influenti prima delle elezioni amministrative del giugno 2022. Loro hanno offerto il proprio sostegno elettorale, che non è stato richiesto né accettato dal politico. E hanno manifestato l’intendimento di ottenere l’assegnazione di appalti per i lavori pre-olimpici. Successivamente, a elezioni avvenute, sulla scorta del presunto sostegno elettorale (di cui non c’è prova), hanno inviato al politico, tramite un conoscente comune, un messaggio minatorio con cui reclamavano l’assegnazione di lavori. Una circostanza che non si è realizzata perché il politico non ha dato seguito alla richiesta.
Le indagini
Le indagini, che sono durante più di un anno, si sono sviluppate attraverso attività tecniche. Tra intercettazioni telefoniche e installazione di telecamere, ma anche attività investigative tradizionali, come osservazioni, pedinamenti ed escussioni delle vittime e di persone informate sui fatti. Sono stati ascoltati sia i comuni cittadini che gli amministratori locali. Loro che anche se inibiti – a causa delle minacce e delle intimidazioni – dal rivolgersi autonomamente ai Carabinieri, quando sono stati convocati hanno riposto piena fiducia negli investigatori. E hanno raccontato tutto quello che sapevano agevolando la ricostruzione dei fatti.
Questa mattina, quindi, sono state eseguite le tre ordinanze. Ma le indagini proseguiranno per stringere ancora di più il cerchio. E fare piena chiarezza su quel gruppo criminale dedito allo spaccio di stupefacenti che, con metodi estorsivi, aveva acquisito la gestione diretta e indiretta di alcuni locali pubblici ampezzani. E stava tentando di infiltrarsi negli appalti pubblici per le prossime Olimpiadi invernali.