Expo 2030 a Riad. L’ironia di Maurizio Battista: da romano ringrazio Dio

battista maurizio

L’organizzazione di Expo 2030 va a Riad, che ha ottenuto 119 voti al primo turno. Non ci sarà il ballottaggio. Delusione per Roma, arrivata terza, con 17 voti, 12 in meno di Busan, che ne conquista 29. Gli stati membri del Bie, sottolinea le Bureau des Expositions, “hanno eletto al primo turno l’Arabia Saudita come paese che ospiterà l’Expo 2030. Congratulazioni a Riad”.

“Sono grato ai circa 130 Paesi che hanno già annunciato il loro sostegno alla candidatura del regno per Expo 2030”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, nel suo intervento durante la presentazione della candidatura di Riad come sede dell’Expo tra sette anni. Sarà “un’Expo costruita dal mondo per il mondo”, ha proseguito il ministro, annunciando che l’esposizione sarà “una realtà per realizzare le promesse di opportunità, inclusività, accessibilità e sostenibilità”.

”Non me lo aspettavo, pensavo che saremmo arrivati al ballottaggio. Questa vittoria così schiacciante di Riad ma anche il fatto che Busan sia sopra Roma mi fa pensare che non ci siamo mossi nella maniera giusta, abbiamo sbagliato qualcosa perché se chiedi a 100 persone di Busan, 99 non sanno neanche cosa sia. Sapevamo che sarebbe stato difficile ma non pensavo a una debacle di questo genere”. Lo dice all’Adnkronos Giuseppe Roscioli Federalberghi Roma commentando la sconfitta di Roma ad Expo 2030. ”Abbiamo perso una grande occasione, ora speriamo che le istituzioni tutte lavorino insieme per compensare questa opportunità perduta per la città di Roma”.

“Da cittadino ringrazio Dio. So di dire una cosa impopolare ma non so se è stata proprio una grande una perdita per i romani. Che se questa città riuscisse a valorizzare e rendere fruibile quello che già abbiamo, con il turismo saremmo già tutti a cavallo. Forse se deve preoccupa’ chi aveva i grandi interessi”. A commentare così all’Adnkronos la mancata assegnazione alla capitale italiana di Expo 2030 è il comico Maurizio Battista.

“Vista la situazione attuale di Roma, dove i lavori dei mondiali di calcio del 1990 sono finiti l’altro ieri, si possono sempre ricandidare per il 2050, con le stesse promesse. Tanto io sarò morto per allora”, ride Battista.

“Comunque non c’è da preoccuparsi per l’economia italiana: con la scelta di Riad l’export italiano salirà, perché nei paesi arabi comprano solo i marchi del lusso italiani. Quindi nel business dell’Expo 2030 ci rientriamo dalla finestra”, conclude ironico.