“Fategli fare la fine di Cucchi”: alla Procura militare le chat di alcuni carabinieri dopo la morte di Cerciello Rega

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Sono finite all’attenzione della procura militare di Roma le chat tra alcuni carabinieri dopo il fermo dei due americani accusati di aver causato la morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega in cui si diceva di “fargli fare la fine di Cucchi”, “chiudergli in una stanza ed ammazzarli” e “ammazzarli di botte”. Copia delle chat, depositate nell’ambito del procedimento in corso davanti al Tribunale ordinario di Roma che vede imputato Fabio Manganaro, il carabiniere accusato di aver bendato nella caserma di via in Selci Christian Natale Hjorth dopo il fermo, sono state ora acquisite dai magistrati militari. Chat in cui non compare il maresciallo Manganaro. Il materiale è ora al vaglio e si potrebbe ipotizzare il reato previsto dal codice militare di pace di istigazione di militari a disobbedire alle leggi.

Morte Cerciello Rega: ora a processo chi ha bendato Natale Hjort

“Non avevo mai visto bendare un arrestato, quella è stata la prima volta”. Lo ha detto, sentito come teste, uno dei carabinieri che si occuparono di portare Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder dall’albergo dove alloggiavano a Roma alla caserma del Nucleo investigativo di via in Selci a Roma subito dopo il fermo dei due americani per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Il militare dell’Arma è stato ascoltato come testimone nel processo che vede imputato, davanti al giudice monocratico, Fabio Manganaro, il carabiniere accusato di aver bendato Natale Hjorth nella caserma di via in Selci dopo il fermo. Per Manganaro, difeso dagli avvocati Roberto De Vita e Valentina Guerrisi, l’accusa è di misura di rigore non consentita dalla legge.

“Natale era molto agitato, ho visto Manganaro poggiare un foulard sugli occhi del ragazzo e lui immediatamente si è calmato – ha aggiunto il militare dell’Arma- Nella stanza c’era tanta gente, erano momenti concitati, altri in corridoio cercavano di entrare”. “Dopo una decina di minuti Manganaro ha tolto la benda dagli occhi di Natale Hjorth e lui si era calmato” ha aggiunto un altro carabiniere presente nella stanza della caserma rispondendo alle domande del pm Maria Sabina Calabretta e del giudice Alfonso Sabella. “In 37 anni di servizio non ho mai visto bendare un fermato”, ha ribadito anche il secondo carabiniere sentito in aula.