Femminicidio al Portuense, il racconto del Carabiniere eroe

Nella tragedia del brutale femminicidio di ieri al Portuense, spicca il racconto del Carabiniere toscano. In vacanza a Roma con la moglie, in licenza. Che richiamato dalle grida si è precipitato sul luogo dell’aggressione. Chiamando l’ambulanza, e bloccando l’omicida. In attesa dell’arrivo dei rinforzi. Purtroppo la 40 enne dello Sri Lanka Badda Liyanage Shantini Priyadarshanie Perera, da tutti chiamata Teresa, non ce l’ha fatta comunque. Era in una pozza di sangue, stesa per strada. Colpita con undici coltellate al petto dall’uomo che diceva di amarla. E anche la corsa in ospedale è stata inutile. Ma il gesto dell’Appuntato scelto Qualifica speciale dell’Arma rimane nobile ed eroico. Anche se il militare si è schernito, dichiarando alla stampa: “Ho fatto solo il mio dovere. Il mio più grande rammarico è quello di non essere riuscito a salvarle la vita”.

Tragedia a Marino. Vice brigadiere spara alla moglie e poi si uccide

L’Appuntato dei Carabinieri che ha soccorso la donna vittima del femminicidio al Portuense: era distesa in una pozza di sangue

Era distesa a terra in una pozza di sangue. Questo il primo racconto dell’Appuntato dei Carabinieri Gianluca Coppa, che ieri al Portuense ha cercato invano di soccorrere una donna gravemente ferita. Che giaceva per terra, in mezzo alla strada. Tra le sue urla di dolore, e quelle dei passanti terrorizzati. Poco distante, l’aggressore, il suo ex marito. Anche lui dello Sri Lanka, come la donna. Fermo e attonito, con il coltello insanguinato ancora in mano. L’arma del delitto, con la quale aveva colpito per ben 11 volte al petto la sua ex moglie. Che sarebbe morta dissanguata di lì a poco. Il Carabiniere ha dapprima soccorso la vittima, e chiamato l’ambulanza. E poi nonostante fosse fuori servizio, e a mani nude, ha perlato con l’uomo armato. Lo ha convinto a non fuggire tenendolo distante dalle altre persone. E lo ha sorvegliato fino all’arrivo dei rinforzi. Adesso Fernando Koralagamage Chandana è stato arrestato per omicidio volontario. “Ho fatto quello che qualsiasi Carabiniere e appartenente alle Forze dell’ordine avrebbe fatto – ha dichiarato Gianluca Coppa a Roma Today -. Il rammarico più grande è di non aver potuto salvare la vita a quella povera donna”.

https://www.romatoday.it/cronaca/omicidio-portuense-racconto-carabiniere.html

L’ennesima donna vittima della follia e della gelosia morbosa

E la vittima di ieri al Portuense è l’ennesima donna uccisa da qualcuno che dichiarava di volerle bene. Di amarla moltissimo. Così tanto da non poter fare a meno di lei. Ma che a fronte di un rifiuto, o di un rapporto andato male, si trasforma improvvisamente in aguzzino. O in uno spietato assassino. Fino a colpire la vittima con ferocia, e ad ucciderla. Spesso tra le mura domestiche, ma a volte anche all’aperto. In strada e in pieno giorno, come successo ieri. E come era già accaduto negli ultimi mesi a Isola Sacra. Al Tintoretto. A Gallicano nel Lazio e a Marino. Ben 41 femminicidi da inizio anno, dei quali sei tra Roma e provincia. Con età delle vittime compresa tra i 2 e i 91 anni. Come ci riporta il sito repubblica.it in una mappa accurata e tristissima. Che riproponiamo per i lettori di 7Colli. Nella speranza che questo fenomeno orribile venga sempre più conosciuto. E sconfitto con le uniche armi possibili. Quelle della cultura e del rispetto reciproco. Contro ogni amore malato che possa trasformarsi in odio o in violenza criminale.

https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/osservatorio-femminicidi/2021/05/07/news/femminicidi_2021_donne_uccise-299817277/