Fiumicino, 93 ettari di terreni pubblici vista mare passano al privato: la Giunta Rocca dice ‘Sì’

Fiumicino, 93 ettari di terreni pubblici con vista mozzafiato mare passano al privato: la Giunta Rocca dice ‘Sì’. La Regione Lazio, in particolare la Giunta Rocca, ha deliberato la vendita di un vasto terreno pubblico situato nel Comune di Fiumicino. Ci troviamo in località Palidoro, su un’area con splendido affaccio sul mare. L’area, conosciuta come Podere Cupino, si estende nei pressi dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, in una zona di rilevante interesse strategico e paesaggistico. L’operazione, formalizzata con la deliberazione n. 338 del 14 maggio 2025, rientra – secondo la regione Lazio – nel piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale.
Il fondo è detenuto in affitto da anni dalla Fattoria C. – società agricola a responsabilità limitata – che ha fatto richiesta formale di acquisto già dal 2018. Il prezzo finale, stabilito da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), è stato fissato in poco più di 2,1 milioni di euro.

Fiumicino, addio alla tenuta di Palidoro e a 93 ettari di terreni pubblici con vista mare: la Regione dice sì
Il terreno venduto rientra tra i beni trasferiti alla Regione nel 2008 a seguito della dissoluzione della comunione patrimoniale delle ASL del Lazio. Si tratta di una tenuta agricola inserita nel “Libro 19” dell’Inventario generale dei beni immobili regionali. Ovvero in quell’elenco di proprietà individuate per essere oggetto di operazioni di valorizzazione, alienazione o riqualificazione. La vendita, in questo contesto, non è una semplice cessione. Ma – secondo la regione Lazio – un tassello di una più ampia strategia regionale di rilancio economico attraverso l’ottimizzazione dell’uso del patrimonio pubblico.
Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i conduttori dei fondi agricoli in affitto hanno il diritto di prelazione sull’acquisto. Soprattutto se risultano in regola con i contratti e se sul terreno sono state apportate migliorie.
Il ruolo di ISMEA nella trattativa sulla vendita dei terreni pubblici di Fiumicino
L’intera operazione di vendita è stata condotta sotto la supervisione dell’ISMEA. Con cui la Regione ha siglato da tempo una convenzione per la gestione e l’alienazione dei fondi agricoli pubblici. L’ente ha curato la valutazione tecnica del terreno, tenendo conto anche degli investimenti e delle migliorie apportate dalla società affittuaria. Queste migliorie, secondo la legge regionale, vengono sottratte dal valore di mercato del fondo ai fini della determinazione del prezzo di vendita.
La documentazione inviata dalla Fattoria C. è stata valutata e integrata nel rapporto tecnico finale, che ha portato alla determinazione del prezzo di vendita definitivo, pari a 2.125.381,41 euro.
Le prospettive future su quel pezzo di Fiumicino
L’area del Podere Cupino si trova in un contesto di forte rilevanza sia per il suo potenziale agricolo che per la vicinanza a uno dei poli sanitari pediatrici più importanti d’Italia. Tuttavia, la Regione ha scelto di non destinare il terreno a usi pubblici o socio-sanitari. Ma di alienarlo con l’intento di stimolare il ricambio generazionale in agricoltura e contrastare l’abbandono delle aree rurali.
Resta da capire se, nel medio-lungo periodo, quest’operazione rappresenterà un’opportunità o un’occasione persa per un’area che avrebbe potuto essere coinvolta in progetti a beneficio della collettività. Per ora, si tratta ‘solo’ dell’ennesima vendita di un bene pubblico che esce dalla sfera istituzionale per entrare in quella del mercato privato.
Un patrimonio agricolo sempre più ridotto, a Fiumicino ma non solo
La dismissione del Podere Cupino non è un caso isolato. Negli ultimi anni, la Regione Lazio ha messo in vendita numerose proprietà agricole ritenute non strategiche. La motivazione ufficiale è quella della valorizzazione e della riduzione dei costi di gestione. Ma il processo solleva interrogativi sulla destinazione del patrimonio pubblico e sulla visione di lungo periodo dell’amministrazione regionale.
In un momento storico in cui si parla sempre più spesso di sovranità alimentare, tutela del territorio e uso sostenibile del suolo, la cessione di quasi 100 ettari di terreni pubblici rappresenta una scelta che merita attenzione.
Addio alla Tenuta di Palidoro
La vendita dei 93 ettari di Palidoro segna un nuovo capitolo nella gestione del patrimonio pubblico agricolo della Regione Lazio. Un’operazione legittima, formalmente corretta. Ma che apre il dibattito sulla reale funzione sociale dei beni pubblici e sull’opportunità di trasformarli in valore economico immediato. Anziché in leva per progettualità di interesse collettivo.
