Fiumicino, slitta il nuovo nuovo asilo pubblico da 90 bimbi, l’azienda incaricata colpita da interdittiva antimafia
Fiumicino, slitta il fine lavori del cantiere per la realizzazione del nuovo asilo nido di via Guarino Guarini, a Parco Leonardo, che dovrà ricevere fino a 84–90 nuovi posti per la fascia 0-3 anni, finanziati in gran parte con fondi PNRR (2,16 milioni di euro) e cofinanziati dal Comune. La ditta aggiudicataria è coinvolta in una interdittiva antimafia e l’Amministrazione comunale è stata costretta a cambiare strada.L’opera, dal valore complessivo di 3,2 milioni, è considerata strategica per rispondere alla carenza cronica di servizi educativi nella zona. Il cantiere era stato avviato a gennaio 2025, ma il cronoprogramma ha subito uno stop a luglio, nonostante nessuna notizia sia stata divulgata in merito.
L’interdittiva antimafia e la revoca dell’appalto di Fiumicino
L’appalto era stato affidato dal comune di Fiumicino a una ATI guidata dalla G. B. con, tra i mandanti, la G. C.Srl. Proprio su G. la Prefettura di Latina ha emanato un’interdittiva antimafia il 13 giugno 2025. Il Comune di Fiumicino ne viene a conoscenza e chiede immediatamente chiarimenti e documenti alla società e alla Prefettura. Nonostante un tentativo di sospendere gli effetti dell’interdittiva in sede amministrativa, i giudici confermano la validità del provvedimento e la legittimità della linea prudenziale del Comune. Fiumicino a luglio ha revocato l’aggiudicazione e risolto il contratto d’appalto.
Legalità prima di tutto: la linea dell’Amministrazione di Fiumicino
La scelta del Comune è stata netta: nessun compromesso sulla legalità nei lavori finanziati con fondi pubblici e, in particolare, con risorse europee del PNRR. La revoca dell’affidamento viene motivata, dal Comune, richiamando le norme del Codice Antimafia e del nuovo Codice dei Contratti. Successivamente, sia il Consiglio di Stato sia il TAR Lazio respingono i ricorsi presentati dalle imprese coinvolte, confermando l’impianto dell’azione amministrativa. Per i cittadini significa una cosa chiara: la priorità è avere un asilo nido sicuro non solo dal punto di vista strutturale, ma anche sul piano della trasparenza e dell’affidabilità delle imprese che lavorano per il Comune.
Subentra la seconda classificata: chi è G. W. Srl
Per non perdere tempo e non mettere a rischio il finanziamento PNRR, l’Amministrazione ha attivato nei giorni scorsi la procedura che consente di affidare i lavori alla seconda classificata in gara, la G. W.Srl, che aveva presentato un ribasso del 15,5%. Alla società, con sede in Puglia, viene chiesta la disponibilità ad eseguire l’opera alle stesse condizioni economiche dell’originario aggiudicatario. Dopo le verifiche di rito sui requisiti tecnici, contributivi e, soprattutto, antimafia – tutte con esito positivo – il Comune ha proceduto alla nuova aggiudicazione. Mantenendo invariato il quadro economico complessivo di 3,2 milioni di euro.
Anticipo da restituire e fondi PNRR sotto tutela
Nel frattempo, il Comune ha già erogato alla precedente ATI un’anticipazione pari al 20% dell’importo contrattuale (417.285,72 euro). Con l’atto di revoca, l’Amministrazione chiede la restituzione di queste somme. E, in caso di mancata restituzione, è pronta ad escutere la polizza fideiussoria presentata a garanzia. Per le casse comunali e per i contribuenti il messaggio è chiaro: l’ente non intende perdere un euro, né mettere a rischio i fondi PNRR. L’IVA relativa a quell’anticipazione è già stata versata e non dovrà essere nuovamente impegnata, evitando così ulteriori aggravi di spesa.
Ritardi inevitabili, ma l’opera resta confermata per Fiumicino
I lavori erano già stati sospesi a febbraio per consentire le verifiche e l’eventuale bonifica degli ordigni bellici nel sottosuolo, rallentate dalla presenza di molto materiale ferroso. Ora, il cambio di impresa comporterà ulteriori slittamenti nell’apertura del cantiere a pieno regime. Tuttavia, il Comune ribadisce la volontà di portare a termine l’opera. Per le famiglie di Parco Leonardo la notizia è in chiaroscuro: l’asilo arriverà più tardi del previsto, ma dentro un quadro di regole rispettate e fondi PNRR al sicuro.