Flaminio, un’altra notte di devastazioni: le immagini dei violenti scontri (video)

Flaminio, scontri

Violenti scontri a Roma, anche ieri sera, tra piazzale Flaminio e piazza del Popolo. Alcuni manifestanti contro il coprifuoco sono stati artefici di tafferugli con le forze di polizia. Bombe carta, sirene, petardi e la carica con gli idranti della Polizia. In piazza del Popolo, a Roma, la guerriglia temuta è arrivata.

Devastazioni nella zona del quartiere Flaminio

Dopo la carica con gli idranti e la devastazione in piazzale Flaminio e via Giambattista Vico, con cassonetti spaccati e in fiamme, il corteo ha lasciato piazza del Popolo per disperdersi ora verso il lungotevere.

Ancora cariche, ancora scontri, nella stessa zona dove poche ore prima, alcuni esponenti di Forza Nuova avevano affrontato le forze di polizia. Un film già visto, con esiti devastanti per il quartiere Flaminio.

 

La polizia ha fermato 16 persone

Sono 16 le persone fermate per gli scontri di ieri notte in piazza del Popolo. Tra loro ultras della Lazio e militanti di estrema destra infiltrati nella manifestazione delle Partite Iva iniziata pacificamente e terminata nel peggiore dei modi con bombe carta e lanci di petardi e sampietrini contro le forze dell’ordine costrette a caricare per far disperdere il presidio. I disordini sono poi proseguiti in piazzale Flaminio e via Giambattista Vico, con cassonetti distrutti e in fiamme, fino a ponte Regina Margherita e via Cola di Rienzo. Guarda il video degli scontri.

Italia Celere sugli scontri al Flaminio

“Piazza del Popolo ieri sera è stato ancora una volta il palcoscenico di delinquentelli impuniti che non sono i manifestanti da cui ti aspetti la soluzione per questa epocale crisi. Noi poliziotti non siamo lo zimbello di nessuno, non siamo il divertimento di questi ragazzini eppure siamo i veri rappresentanti di questo Stato, unici a metterci sempre la faccia, e non solo. E mentre noi eravamo lì ad essere bersagliati da bombe e sassi, chi ci governa e rappresenta ha speso una parola per noi? Da poliziotto sindacalista ero lì e, come mille altre volte, ho vissuto sulla mia pelle quella consistente consapevolezza di impotenza. La professionalità nostra molto evidentemente dà fastidio”. Lo dichiara in una nota Andrea Cecchini, Italia Celere.