Meloni, sabato sarò a Catania per Salvini. Un Ministro che difende i confini non va processato (video)

Sabato prossimo inizierà a Catania il processo contro Matteo Salvini per i fatti della Gregoretti. Dove il leader della Lega rischia fino a 15 anni di reclusione per sequestro di persona e abuso di ufficio. Come ricorderanno in molti, i fatti risalgono al luglio del 2019. Quando ancora era in sella il governo giallo verde. E Salvini ricopriva la carica di Ministro dell’Interno. In quella caldissima estate, la posizione del Viminale era chiara. L’Italia non fa sbarcare nessuno, se gli altri Stati europei non si prendono una quota dei migranti. E la nave della Guardia Costiera con il suo carico umano rimase all’ancora nel porto Nato di Augusta. Fino al 31 luglio, quando la situazione si sblocco’. Per questo Salvini verrà processato. Per quei cinque giorni nei quali secondo l’accusa avrebbe sequestrato in mare quelle persone.

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Meloni, solidarietà a Salvini. Ha difeso la legge contro l’immigrazione illegale

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si schiera al fianco di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Lo ha fatto in un tweet ripreso da tutte le agenzie. E lo ribadirà fisicamente recandosi a Catania sabato mattina. Nella città dove si terrà il processo. E dove a piazza Borsellino nella zona del porto si svolgerà una vera e propria maratona oratoria. In difesa del leader leghista e della libertà. Sabato mattina sarò a Catania insieme ad una delegazione di Fratelli d’Italia. Per  manifestare solidarietà a Matteo Salvini e difendere un principio sacrosanto, ha twittato la Meloni. Un Ministro non può essere processato per aver difeso la legge e i confini italiani dall’immigrazione illegale.  Un messaggio che è in linea con la posizione sempre espressa da Fratelli d’Italia. In Giunta per le autorizzaIoni a procedere così come nel voto al Senato. Coerenza politica quindi, ma anche qualcosa in più. Un bel gesto umano della Meloni nei confronti dell’altro leader sovranista sotto attacco. Contro tutti i gufi che li vorrebbero litigiosi e divisi. Invece che uniti e vincenti.

https://www.liberoquotidiano.it/video/politica/24692413/giorgia-meloni-salvini-catania-ci-saro-processo-gregoretti.html

I fatti della Gregoretti

I fatti risalgono al 25 luglio del 2019. Quando la nave della Guardia Costiera Gregoretti faceva salire a bordo 50 migranti che erano stati soccorsi dal peschereccio Accursio Giarratano ed altri 91 salvati da un pattugliatore della Guardia di Finanza. Entrambe le operazioni avvenivano nelle acque SAR maltesi. Una volta prestati i soccorsi tuttavia, la nave della Guardia Costiera dirigeva verso Lampedusa. Dove si procedeva allo sbarco di sei persone bisognose di cure. Per le altre 135 però arrivava il no del Viminale. Almeno fino a una redistribuzione dei migranti concordata tra i diversi Paesi europei. La Gregoretti allora dirigeva verso il porto Nato di Augusta in attesa dell’autorizzazione allo sbarco. La sera del 29 venivano fatti scendere 15 minori, e il 30 luglio il Procuratore di Siracusa Fabio Scavone ordinava un’ispezione a bordo. Infine il 31 luglio i 116 occupanti della nave venivano sbarcati e condotti all’hotspot di Pozzallo. 66 sarebbero stati presi in carico da altri Paesi europei, mentre i rimanenti 50 sarebbero restati in Italia. Con la disponibilità della CEI a prenderli in carico. Fin qui i fatti. E i guai giudiziari di Salvini. Che direttamente ne conseguono.

https://tg24.sky.it/cronaca/approfondimenti/caso-nave-gregoretti-salvini

Il voltafaccia grillino dalla Diciotti alla Gregoretti e alla Open Arms. Anche per Salvini si cerca la ‘soluzione’ giudiziaria

Un caso simile a quello della Gregoretti si era già verificato. Con la nave Diciotti. Ma in quel caso nel marzo del 2019 il Movimento 5 Stelle al netto di pochissimi dissidenti votò contro l’autorizzazione a procedere per Salvini. Poi però al tempo della Gregoretti gli equilibri politici sono cambiati. E lo stesso leader della Lega ha chiesto ai suoi di non opporsi al processo. Per potersi difendere  pubblicamente dalle accuse. E pensare che la stessa Procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione del caso. Ma poi il Tribunale dei Ministri ha ripreso l’istruttoria, inviando tutto al Senato. Il resto è storia. E adesso Salvini rischia anche per un altro caso, quello della Open Arms. Dinamica simile, stesse accuse. Il Tribunale dei Ministri di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, il Senato lo scorso luglio ha votato sì. Con solo quattro voti di scarto. Garantiti da Italia Viva, che in Giunta aveva votato contro. Più che a De Gasperi, Renzi assomiglia a Scilipoti aveva tuonato il Matteo leghista in Aula. Per il quale il premier Conte era sempre stato informato di tutto. Ma tant’è, e sabato a Catania si comincia. Con lo spettro della ‘soluzione giudiziaria’. Per arrivare con altri mezzi dove non si è riusciti con la politica. In barba ai voti e alla volontà popolare.

https://www.ilgiornale.it/news/cronache/matteo-salvini-si-prepara-altro-processo-arrivate-palermo-1892497.html

 

 

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Commenti

  • pericle zaghis scrive:

    Salvini ma cosa va a fare a Catania a difendersi di che cosa ?
    Lui ha fatto solo il suo dovere da Ministro degli interni
    Ha difeso il nostro paese e la nostra sovranità di stato
    La procura di Catania avrebbe ben altro da fare altro che Salvini
    Stiamo a vedere come finirà questa farsa allucinante poco credibile!