Hackerato il S. Giovanni Addolorata, da ieri mattina sistemi informativi in tilt

È stato hackerato da ignoti il sistema informatico dell’ospedale S. Giovanni Addolorata, uno di più importanti ed affollati di Roma. Con delle modalità che ricordano molto da vicino quanto successo recentemente alla Regione Lazio. Il virus secondo quanto riferiscono gli esperti, apparterrebbe alla famiglia cosiddetta dei ‘ransomware’. E la stessa struttura sanitaria che ha lanciato l’allarme, ha assicurato che per ora i servizi sono garantiti. E che si sta alacremente lavorando per trovare una soluzione. Resta lo sgomento e la preoccupazione per come dati sensibili e personali possano essere così facilmente trafugati dai portali della pubblica amministrazione. Creando disservizio, e potenzialmente anche qualcosa di peggio. Un’allarme che ormai non può più essere ignorato, e sul quale le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Per garantire la massima sicurezza e il rispetto della privacy di tutti i cittadini

Disastro Zingaretti alla regione Lazio: e non solo per gli hacker…

L’ospedale al lavoro per riparare il sistema hackerato

L’azienda ospedaliera San Giovanni di Roma ha confermato il blitz degli hacker con una nota. “Sono in corso da questa mattina (ieri ndr) accertamenti tecnici al San Giovanni Addolorata a seguito di un attacco informatico di tipo ransomware”, spiegano dall’azienda ospedaliera.

“I tecnici della sicurezza informatica sono a lavoro, è subito intervenuta la polizia postale e sono state fatte le dovute segnalazioni a tutte le autorità nazionali competenti. Sono proseguite le attività di ricovero, ambulatoriali, assistenza e emergenza del pronto soccorso. Le prestazioni di emodinamica, radiologia interventistica e l’attività operatoria si sono svolte regolarmente. Stiamo lavorando alacremente per ripristinare tutte le funzioni nel più breve tempo possibile, garantendo la continuità dell’assistenza ospedaliera”, conclude il San Giovanni.

Le reazioni della politica

Il caso, oltre che di sicurezza, è diventato anche politico. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini e il candidato di FdI al consiglio comunale, Federico Rocca hanno puntato il dito contro la Regione. “L’attacco hacker sta causando gravi disservizi per i cittadini che ancora una volta devono pagare il prezzo di un sistema sanitario lacunoso e carente. Suonano quindi come una vera e propria beffa le parole del capo gabinetto della Regione che anche oggi ha cercato goffamente di rassicurare i cittadini sul ripristino dei servizi regionali”.

“I fatti dimostrano, invece, che la sanità laziale e l’intera Regione sono ancora sotto attacco. E, quello che preoccupa di più, incapaci di trovare modi per difendersi. Sistemi informatici in tilt, servizi e prenotazioni bloccate sono oramai all’ordine del giorno. E il presidente Zingaretti farebbe meglio a spiegare come stanno veramente le cose piuttosto che trincerarsi dietro un silenzio assordante e imbarazzante”, hanno sottolineato Righini e Rocca.

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