I centri sociali scendono in guerra a S. Lorenzo. Nel ‘nostro’ cinema c’è stata anche la Raggi

Scene di guerriglia urbana ieri pomeriggio a S.Lorenzo. Quartiere popolare e famoso a Roma per la sua ‘movida’, ma anche per la presenza di antagonisti e centri sociali. E molto vicino al grande polo universitario della Sapienza. Una ‘enclave’ molto particolare, dove spesso le occupazioni abusive vengono considerate un diritto. Mentre le richieste dei privati proprietari di immobili e locali di rientrare in possesso dei loro beni, una inaudita violenza. Così a fronte dello sgombero del cinema Palazzo è scattata la solita mobilitazione. E il presidio ‘spontaneo’ si è radunato tra via degli Ausoni e piazza dei Sanniti. Da dove alle 17 è partito il corteo di protesta. Con una dozzina di blindati della polizia, barriere New Jersey, cariche e fumogeni. Perché ovviamente erano stati richiamati in zona gli antagonisti di tutti i centri sociali cittadini. Quei famosi spazi democratici, dai quali le ‘sardine’ (quando ancora esistevano) facevano campagna elettorale.

Ci sgomberano come Forza Nuova a via Taranto, è inaudito! – correva la voce tra i partecipanti alla protesta -. Qui avevamo iniziato un percorso di inclusione sociale, spiegavano intanto alla stampa esponenti del movimento la Gru (germogli di rinascita urbana ndr). Facenti parte della Libera Repubblica di San Lorenzo. Insomma, scene già viste in passato. E poi gli intolleranti sarebbero i sovranisti. Ma per favore!

Sgomberi all’alba nella sede di Forza Nuova e nella rossa San Lorenzo

La Raggi, grazie alle Forze dell’Ordine per gli sgomberi. Ma spunta un video del 2016 con la sindaca nel cinema occupato

“Ringrazio la Prefettura e le Forze dell’Ordine per le operazioni di sgombero di oggi. A Roma le occupazioni abusive non sono tollerate. Torna la legalità”. Questo il tweet della sindaca Raggi, che ha fatto andare su tutte le furie i partecipanti al ‘presidio democratico’ di ieri a S. Lorenzo. Contro lo sgombero del cinema Palazzo, da dieci anni gestito da associazioni antagoniste del quartiere. Qui abbiamo fatto teatro, cinema e distribuito pacchi alimentari, hanno spiegato i manifestanti. Per carità, ma ci sarebbe da chiedersi se quegli spazi siano stati sempre accessibili a tutti. Magari anche a chi professa diverse idee politiche. E soprattutto, che fine hanno fatto i diritti del privato proprietario della sala. Che da molto tempo chiedeva di rientrarne in possesso. Anche perché con le utenze pagate dai cittadini romani e senza costi di affitto fare ‘cultura’ è senza dubbio più facile. Mentre ovviamente per quelli di Casa Pound e di Forza Nuova nessuna pietà. L’impegnò sociale o sta a sinistra, o non esiste. Nota di colore, qualcuno dei manifestanti ha diffuso un video. Con la sindaca che parlava a un microfono, proprio all’interno del cinema Palazzo occupato. Era la campagna elettorale del 2016. Ma si sa, il potere cambia le cose. E spesso fa cambiare anche le idee.

Una nuova stagione degli sgomberi

Il timore dei manifestanti di S.Lorenzo è anche un altro. Che la stagione degli sgomberi annunciata dal Prefetto Matteo Piantedosi possa essere iniziata proprio ieri. In un clima che tra disagio economico, disoccupazione e paura del covid può diventare una miscela esplosiva. E che per certi versi ricorda alcuni periodi bui degli anni ‘70. Vedremo se sarà così, o si tratterà di qualche caso isolato. E anche la Raggi dovrà decidere che posizione prendere, al di là del tweet ufficiale di ieri. Pochi peraltro i politici presenti alla manifestazione, tra i quali il deputato Piero Fassina e la consigliera regionale Marta Bonafoni. Oltre alla presidente del Municipio II Francesca del Bello.
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