I medici: i contagi nel Lazio saliranno ancora, colpa della riapertura delle scuole

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Colpa delle scuole. “I numeri di Covid nel Lazio mostrano un lieve aumento della curva che, probabilmente, comincia a risentire dell’apertura delle scuole. Un riavvio che, per quanto in sicurezza, ha spostato migliaia di persone. Ma, al momento, i numeri sono controllabili se stiamo attenti. Se riusciamo a mantenere la curva a questi livelli non avremo ripercussioni importanti”. Lo sostiene Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia, che commenta i contagi di oggi nella Regione. Qui si registrano 359 casi positivi a Covid-19, di cui 144 a Roma, 6 decessi e 81 guariti. E nelle terapie intensive oggi sono ricoverati 55 pazienti contro i 48 di ieri.

Le scuole hanno contribuito all’aumento

“E’ un momento in cui è necessaria grande attenzione“, sottolinea Magi all’Adnkronos Salute. “In tutta Europa – ha aggiunto Magi – ci sono stati aumenti dei casi legati alla riapertura delle scuole. Non è una cosa inaspettata. Ma noi non dobbiamo sprecare il vantaggio che abbiamo rispetto agli altri Paesi che oggi hanno numeri mostruosi rispetto a noi. Siamo ancora in tempo se manteniamo le norme di distanza, le mascherine, la sanificazione della mani continua, se evitiamo assembramenti. In questo modo riusciremo a superare questa seconda ondata con numeri contenuti”. La preoccupazione dei medici, più che al virus, è legata all’organizzazione. Se le richieste continuano ad aumentare la situazione può diventare più complessa”.

Il virologo: ci saranno nuovi incrementi

Anche il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco la pensa così. “Stiamo assistendo una situazione in crescita, ad un incremento nel numero di casi ogni giorno. Un fenomeno legato alla percentuale dei tamponi fatti, tutto sommato atteso e collegato alla fine delle vacanze e all’inizio della riapertura delle scuole. Ma questo dimostra anche una buona capacità di individuazione dei casi. Più positivi troviamo e meglio è”. Pregliasco aggiunge: “Sicuramente ci saranno nuovi incrementi. Questi – insiste – sono gli effetti della fine dell’estate, dei contagi intrafamiliari e dell’inizio della riapertura delle scuole. Ora però riusciamo ad individuare i tanti casi asintomatici, che prima non vedevamo, e che poi sono la causa della diffusione del virus”.