Ignoranza a 5 Stelle: Sibilia (sottosegretario) confonde l’Unità d’Italia col 2 giugno

Ormai è chiaro, dove c’è un grillino c’è uno strafalcione. L’ultimo, in ordine di tempi porta la firma del sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia. In un tweet l’esponente M5s ha confuso la data dell’unità d’Italia (17 marzo 1861) con quella della nascita della Repubblica italiana, fissata storicamente il 2 giugno 1946.
Il sottosegretario Sibilia non è nuovo a figuracce con la storia e l’italiano
Ha scritto Carlo Sibilia su Twitter: “Auguri alla nostra Repubblica. La ricorrenza oggi assume un valore speciale perché cade in un frangente storico, col terribile conflitto ucraino, che ci fa apprezzare l’importanza dì vivere in un Paese libero e democratico, guidati da una Costituzione illuminata. #UnitadItalia“. Lo strafalcione è rimbalzato rapidamente sui social, suscitando l’ilare commento di Marco Zonetti su Vigilanzatv, che ricorda diversi strafalcioni dell’esponente M5s. «Indimenticabile quella in cui nel 2014, sempre su Twitter, riguardo all’anniversario dello sbarco sulla Luna egli commentava che, “dopo 43 anni, nessuno ancora si [sentiva] di dire che era una farsa”. O quella, ben più grave, nel 2013 su Facebook quando scriveva che il Restitution Day era l’evento politico più rivoluzionario dagli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Del buon Sibilia, si ricorda inoltre una proposta che fece sul forum Beppegrillo.it» in un italiano sgrammaticato.

Gli eletti M5s bocciati anche in geografia
È di ieri un altro strafalcione firmato da parlamentari eletti nel Movimento 5 Stelle. Gli ex grillini Lannutti, Morra, Lezzi e altri, hanno rivolto infatti un’interrogazione in Senato sull’Ucraina sostenendo “che ci sono state le Olimpiadi invernali di Pyongyang in Corea del Nord”. In realtà, non erano in Corea del Nord, dove non c’è mai stata alcuna Olimpiade. Bensì nella vicina Corea del Sud, che i diritti umani non li ha mai violati. E sapete dove? A Pyeongchang, che è appunto in Corea del Sud. Se non somari, non li candidano nemmeno.