Il Codacons accusa: vaccini pericolosi, e le case farmaceutiche non pagano

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L’ex ministro della Sanità Beatrice Lorenzin è accusata dal Codacons: l’argomento è quello caldissimo dei vaccini. L’associazione per i diritti dei consumatori nei giorni scorsi ha reso pubblici alcuni documenti dai quali emerge la pericolosità di alcuni vaccini su un numero significativo di pazienti. E, detto fatto, ha denunciato l’ex ministro per omissione d’atti di ufficio. I documenti a cui fa riferimento il Codacons provenivano dall’Aifa, l’associazione italiana del farmaco. I dati raccolti si riferiscono al periodo che va dal 2014 al 2016. L’associazione dei consumatori chiede se il minsitro Lorenzin al tempo abbia sottoposto idati agli altri ministri, prima di approvare la legge sulle vaccinazioni obbligatorie.

I vaccini per l’esavalente hanno causato problemi

Come si ricorderà, il decreto suscitò numerose contestazioni, anche perché prevedeva la sua obbligatorietà per iscrivere i bambini a scuola. Non solo, la legge interviene anche sulla potestà genitoriale per chi non si allinei alle norme sui vaccini. Secondo quello studio, in particolare, il vaccino pericoloso sarebbe quello conosciuto come esavalente. In due anni ci sarebbero stati migliaia di casi che hanno dato problemi. Problemi che hanno riguardato patologie del sistema nervoso, gastrointestinali, vascolari, del metabolismo, cardiache, del sistema muscolo scheletrico, immunitario, fino alle renali e urinarie. Citate nello studio anche cinque morti avvenute in quel periodo, anche se la correlazione col vaccino non è affatto provata.

Le case farmaceutiche non pagano per i danni

Nel presentare il rapporto, il Codacons ha sottolineato che in Italia dei danni da vaccino risponde il ministero della Salute, Invece in altri Paesi, come ad esempio gli Usa, questi danni vengono risarciti direttamente dalle case farmaceutiche. Secondo alcuni questo spiegherebbe perché le case farmaceutiche attuino una politica sperimentale dei vaccini proprio in Italia. Ossia perché non rischierebbero in prima persona per i risarcimenti, che alla fine sarebbero pagati dai contribuenti italiani. Il Codacons pertanto anche a questo proposito ha rivolto un appello al presidente Mattarella.