Il Fico D’India, lo sapevi che non è una pianta di origine indiana? Ne parliamo con il Dottor Andrea Bonifazi
Il fico d’India in tutte le sue sfaccettature raccontato dal Dottor Andrea Bonifazi gestore della famosa pagina Facebook “Scienze Naturali”. Cos’è il fico d’India, le sue origini, da dove deriva il nome e qualche cenno sulla produzione della pianta. Tutti i dettagli.
L’origine del Fico D’india
“Opuntia ficus-indica, un nome che per pochi significa qualcosa ma dicendo “fico d’India”, tutti capiscono! Ma perché d’India? Comprenderlo non è difficile, a patto che non venga considerato il paese asiatico. Il motivo è storico e alla sua base c’è uno degli errori più celebri della storia, ovvero quello legato alla scoperta delle Americhe. Infatti questa spinosa pianta è originaria dell’America Centrale e la sua introduzione in Europa si fa risalire da alcuni a Cristoforo Colombo e da altri a navigatori del secolo successivo, ma è pianta ormai presente anche in altre parti del Mondo e talvolta è addirittura infestante. La prima descrizione dettagliata risale al 1535, ad opera dello spagnolo Gonzalo Fernández de Oviedo y Valdés nella sua “Historia general y natural de las Indias”. Linneo, nel celeberrimo “Species Plantarum” (1753), descrisse due differenti specie: Cactus opuntia e C. ficus-indica. Fu Miller, nel 1768, a definire la specie Opuntia ficus-indica, denominazione tuttora ufficialmente accettata”, descrive Andrea
Diffusione del Fico D’india
“Oggi cresce spontanea in tutto il bacino del Mediterraneo e in Italia è comune nelle regioni centromeridionali, dal mare alla collina, con segnalazioni fino alle coste liguri. La diffusione è stata resa possibile sia dal trasporto dei semi da parte degli uccelli sia all’utilizzo sulle navi dei frutti, utili contro lo scorbuto. Bisogna aggiungere che il nome scientifico di questa specie è interamente di “stampo geografico”: infatti il genere Opuntia si suole fare derivare da Opunte, città della Locride greca, regione in cui è stata presumibilmente descritta questa pianta”, racconta Andrea.
I suoi frutti
“Il significato etimologico della parola “ficus” è incerto. Il termine latino che a sua volta deriva dal greco “sykon”, appunto “fico”; altri invece pensano che derivi dal greco “phyo” che significa “produrre, che produce” ed è legato al fatto che la specie Ficus carica (la comune pianta di fico commestibile) è molto generosa nel produrre i frutti, caratteristica comune anche al nostro caro Fico d’India, oltre al fatto che fruttificano essenzialmente nello stesso periodo dell’anno. In sostanza, giocando con la nomenclatura binomiale, Opuntia ficus-indica una pianta descritta in Grecia, originaria delle Indie (o presunte tali), che produce un gran quantitativo di frutti in tarda estate. Un nome scientifico che sintetizza quindi perfettamente l’essenza di questa particolare pianta! Ultima curiosità: le cosiddette “pale” in botanica sono chiamate cladodi e non sono altro che rami fotosintetizzanti analoghi a quelli del comune “pungitopo””, conclude Andrea Bonifazi