Il giorno delle tasse. Il fisco propone: “Prelevare dai conti correnti”… (video)

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Il fisco e il governo rifiutano di prorogare le scadenze. La l’Agenzia delle Entrate propone di prelevare direttamente dal conto corrente. Lo ipotizza il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in una intervista al Messaggero. Un’impresa soggetta a Irpef e solo per questo tributo insieme a Irap e Iva, deve fare da 11 a 31 versamenti l’anno. Per ridurre questi numeri il fisco potrebbe chiedere ogni mese o ogni tre mesi l’autorizzazione al contribuente di prelevare il dovuto dal suo conto corrente con le compensazioni già fatte automaticamente o come crediti per le successive scadenze. In questo modo il numero dei versamenti sarebbe da 4 a 12 l’anno.

Il fisco propone di ridurre i versamenti

“Con questo sistema è possibile cancellare tutto il meccanismo attuale di acconti e saldi, nonchè la ritenuta sui redditi di lavoro autonomo ed evitando così a monte il sorgere di crediti di imposta in più che il fisco dovrebbe poi rimborsare. Quasi un cambio di paradigma – sottolinea Ruffini – che guarda a un rapporto diverso tra stato e contribuente. In sintesi il ‘fisco di massa’ ha bisogno di automatismi, deve essere un fisco automatico ma controllabile”. Quanto alle piccole e piccolissime imprese, Ruffini pensa a una cash flow tax.

Meloni a fianco dei contribuenti

Ma la Meloni è a fianco dei contribuenti e dei commercialisti che minacciano lo sciopero. “I commercialisti hanno ragione da vendere e Fratelli d’Italia sostiene la loro protesta. Il no del Governo al rinvio della scadenza fiscale del 20 luglio è una batosta per milioni di lavoratori e Partite Iva che stanno affrontando la crisi economica più difficile dal Dopoguerra ad oggi. E che semplicemente non hanno la liquidità per far fronte al pagamento delle imposte preteso dal Governo”. Lo dichiara in una nota Giorgia Meloni, leader di FdI.

“Anche nei giorni scorsi alla Camera – dice – abbiamo chiesto la proroga, ma la maggioranza Pd-M5S ha bocciato la nostra richiesta scegliendo di stritolare gli italiani con tasse e burocrazia. Aiutiamo questi signori a cambiare mestiere: mandiamoli a casa e diamo all’Italia un governo capace di difendere gli interessi degli italiani”.

FI: prorogare le scadenze al 30 settembre

Dello stesso avviso Forza Italia. “Prorogare tutte le scadenze al 30 settembre sarebbe mostrare buon senso”. A scandirlo è il senatore Francesco Battistoni. “Domani, 20 luglio, scade il termine per la dichiarazione dei redditi e per determinare le somme a saldo 2019, i primi acconti del 2020 relativi all’Irap e le imposte sui redditi, i contributi previdenziali e assistenziali ed i diritti camerali. Una giornata, quella di domani, drammatica per tantissime imprese. Già appesantite da uno stress non indifferente legato alle stringenti norme lavorative ed una perdita di fatturato diffusa e consistente”.

Così si mette in crisi il Paese

Ma oltre alle aziende, il senatore di Forza Italia sottolinea che “il problema riguarda anche gli studi commercialisti che, dopo mesi di chiusura forzata per il lockdown ed una ripresa volta all’assistenza alle partite iva ed ai lavoratori dipendenti, si trovano di fronte una montagna di burocrazia da scalare”. “Questo combinato disposto – avverte – mette ancora più in crisi il settore produttivo del Paese. Sarebbe auspicabile, a tal proposito, uno slittamento, benché ormai tardivo, delle scadenze al 30 settembre. Questo permetterebbe al comparto di respirare ed affrontare la stagione estiva con più serenità”.

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Pubblicato da Nicola Costanzo su Domenica 19 luglio 2020