Il medico maniaco di Tivoli esercita ancora, ma i medici no-vax vengono perseguitati

medico no-vax (2)

Il medico maniaco di Tivoli che secondo le accuse sedava e abusava i pazienti, esercita ancora. L’Ordine dei Medici infatti ha fatto sapere che la radiazione scatta solo dopo che si è arrivati a sentenza definitiva. E questo, lo sappiamo, in Italia può voler dire anni, anche dieci o più. Forse è giusto, ma il buonsenso vorrebbe che magari questo medico di potesse almeno sospendere cautelativamente fino a che le cose non saranno un po’ più chiare. Anche perché, dicono i carabinieri, esisterebbe anche un filmato che proverebbe le accuse. Inoltre 13 pazienti si sono già costituite parte civile contro il medico e contro di lui c’è anche una denuncia circostanziata.

Due pesi e due misure medico per medico?

Due pesi e due misure. L’Ordine dei Medici di Roma e provincia infatti ha avviato un procedimento disciplinare “per tre medici che, in trasmissioni televisive locali e sui social, hanno espresso posizioni contrarie alla vaccinazione anti-Covid. Le segnalazioni sono arrivate da parte di colleghi e pazienti. Un medico negazionista ha già risposto e dovrà andare in commissione di disciplina che si riunirà a gennaio, per gli altri due attendiamo una risposta”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente Omceo Roma. Per quanto riguarda invece i medici contrati alle vaccinazioni obbligatorie o a quella dell’influenza, prosegue, “sono 10 i colleghi che hanno subito un procedimento che va dalla censura all’ammonimento. Alcuni si sono ravveduti e sono tornati sui loro passi”.

Sconosciuta la libertà di opinione in Italia

E poi l’Ordine precisa: “Nessun medico è stato radiato perché contrario alle vaccinazioni”, precisa Magi. “Alcuni medici si sono pentiti per quello che hanno detto ai pazienti o scritto, altri hanno dato spiegazioni e fatto passi indietro”, conclude. Comunque la si metta, si tratta di una libera opinione, verosimilmente basata su convinzioni scientifiche. Quello che in America si chiamerebbe il Primo Emendamento. Che però in Italia non c’è. Così è proibito da noi non solo avere opinioni diverse su una serie di cose, ma semplicemente dubitare di una opinione consolidtata e comunque imposta alla gente.