Il Ministero dei trasporti boccia la ciclabile di Ostia. Illegittima, e tra M5S e opposizioni è polemica

È arrivata come un’autentica doccia fredda. La bocciatura contenuta in un decreto del MIT, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Che si è pronunciato in seguito ad un ricorso promosso dal presidente di Labur- Laboratorio urbanistica contro la nuova pista ciclabile sorta sul lungomare di Ostia. Un’opera fortemente voluta dal Municipio X, a guida pentastellata. E difesa anche dai consiglieri comunali più sensibili al tema delle due ruote, come il grillino Paolo Ferrara. Il problema però è che il Municipio non avrebbe avuto la competenza per agire. Perché i relativi atti secondo il Ministero sarebbero dovuti essere firmati direttamente dalla competente direzione del dipartimento mobilità e trasporti.

Ostia, la ciclabile è ancora un cantiere tra buche e caos

Il Ministero dei trasporti, non spettava al Municipio autorizzare la pista ciclabile di Ostia

Adesso chi ha autorizzato l’esecuzione della ciclabile sul lungomare di Ostia potrebbe rischiare anche sul piano dell’eccesso di potere e del danno erariale. Il percorso dedicato alle bici era già stato al centro di polemiche negli scorsi mesi. Insieme al progetto di pedonalizzazione di una parte del lungomare della cittadina balneare. Perché la pista toglieva diversi posti auto. E in un periodo di crisi economica e di pandemia a molti era sembrato inopportuno impedire al traffico privato di accedere al litorale. Posizione che tra l’altro era stata condivisa anche da parte del X gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale. Che  aveva espresso forti dubbi sulla pedonalizzazione forzata. E sulla effettiva possibilità di operare i controlli.

Adesso le opposizioni esultano, ma il M5S non sembra intenzionato a fare retromarcia. E vuole lasciare la pista la’ dov’è. Nonostante il diktat del Ministero.

Le due delibere

Il progetto della nuova ciclabile sarebbe stato autorizzato con una delibera del maggio scorso. Mentre quella del 5 agosto oggetto della censura ministeriale riguarderebbe principalmente il progetto di pedonalizzazione. Questa la difesa del Movimento 5 Stelle, che parla di un semplice errore nelle procedure amministrative. Che non inficerebbe la bontà del progetto. Intanto però i commercianti e i balneari esultano, e le opposizioni passano all’attacco. A cominciare dalla ex candidata alla presidenza del Municipio X Monica Picca.

Il Ministero ha spiegato che sono stati travalicati i limiti di potere dell’ente locale, ha dichiarato la Picca in un comunicato ripreso da Roma Today. E che sono stati violati gli articoli 7 e 14 del codice della strada. Ci auguriamo che gli organi competenti ora agiscano di conseguenza. Mettendo davanti alle proprie responsabilità chi ha firmato gli atti e adottato le conseguenti decisioni. Ma richieste di chiarimenti sono arrivate anche dai consiglieri regionali di Cambiamo Stefano Palozzi e dalla leghista Laura Corrotti.

Il M5S difende il suo progetto

La difesa della ciclabile di Ostia è subito arrivata da parte del M5S, con il consigliere comunale Paolo Ferrara. E con la presidente del Municipio Giuliana Di Pillo. Che hanno assicurato che la pista non verrà demolita, ma resterà al suo posto. E che saranno completate le altre opere previste  per la sua messa in sicurezza. La pista è nata come temporanea, ed è per questo che è sorto l’equivoco sulla competenza, hanno spiegato gli esponenti grillini. Che si sono mostrati sicuri del fatto loro. Anche di fronte al rischio di disubbidire a un  ordine ministeriale.

Il pasticcio però rimane, e su un progetto che ha già spaccato una buona parte dell’opinione pubblica ora si addensano nuove nubi minacciose. Perché per la ciclabile di Ostia, la partita sembra ancora molto lontana dall’essere chiusa.

https://www.romatoday.it/zone/ostia/mit-boccia-ciclabile-a-5-stelle-replica-grillina-la-pista-resta.html