Il PD romano sbatte sulla casa

Pd casa da pagina Fb Pelonzi

Pd: arrivano gli sgomberi in comune?

I movimenti per la casa sono ancora sul piede di guerra. L’altro giorno erano in Regione per protestare contro la sanatoria degli alloggi ATER di Zingaretti. Una vera stangata per gli inquilini che si sono fatti sentire a gran voce. Ora tocca al Campidoglio e al piano sgomberi. E ovviamente la colpa è di Salvini.

Servono alloggi non sfratti

Il capogruppo del PD in Campidoglio Giulio Pelonzi sembra non avere dubbi. Non servono gli sgomberi, chiarisce l’esponente politico capitolino. Li voleva Salvini, con i suoi vecchi alleati a 5 stelle. Noi la pensiamo diversamente. Magari qualcuno dovrebbe spiegargli che ora al governo stanno insieme. Ma a livello locale la Raggi ha pochi difensori. Anche nelle fila del PD.

Trentamila alloggi popolari

Servirebbero trentamila alloggi popolari, per dare casa a tutta la gente che ne ha bisogno e non può permettersi di fare un mutuo o di pagare affitti a prezzo di mercato. Intanto gli sgomberi vanno fermati, non creiamo altra emergenza sociale. Pelonzi e il PD in Campidoglio sembrano decisi, vedremo che ne penseranno la Raggi e la sua giunta. Dovranno scegliere tra legalità ad ogni costo e giustizia sociale. Buona fortuna.

Un nuovo piano regolatore sociale 

A Roma servirebbe un nuovo piano regolatore sociale, con aree e cubature destinate a case popolari magari con il meccanismo del canone a riscatto. Una vecchia battaglia di FDI e della destra italiana. Invece siamo fermi al piano regolatore di Veltroni e Motassut, neanche un metro cubo destinato ad edilizia sociale. Se dal Campidoglio ora la sinistra cambia idea ne prendiamo atto. La mozione sulla sospensione degli sgomberi passerà come ogni anno. Ma finita la protesta rischiamo di ritrovarci daccapo. Senza nuove case l’emergenza non passa. E chi ancora ha il coraggio di affittare un appartamento non può aspettare all’infinito di riaverlo indietro se ne ha bisogno. Tra giustizia sociale e legalità vedremo come andrà a finire.