Il sindaco Gualtieri parte con la stangata per gli automobilisti e scivola sulle strisce blu

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Quella tra Roberto Gualtieri e gli elettori romani rischia di passare alla storia come la luna di miele più veloce della storia del Campidoglio. Appena insediato, è uscito sui giornali il suo piano sulle “strisce blu”. Una vera mazzata per gli automobilisti romani.

Il neo eletto sindaco Pd, per chi ancora non lo sapesse, ha annunciato un immediato adeguamento delle strisce blu. Le prime indiscrezioni davano l’aumento della tariffa. Attualmente, nella zona centrale è un euro e venti l’ora. Facile immaginare la stangata ad almeno 1,50. Non solo: andrebbe via l’abbonamento mensile, che comunque a tanti di parcheggiare comunque a tariffa fissa limitando le spese (70 euro).

Ovviamente, la cittadinanza ha reagito con fastidio, incredulità e rabbia. Su Facebook la domanda più frequente è piuttosto ingenua: “Perché Gualtieri non ce lo ha detto in campagna elettorale?” La risposta è semplice: perché un annuncio così avrebbe invogliato tanti romani ad andare a votare Michetti. Quegli stessi romani impigriti e terrorizzati da una campagna elettorale dove non si è parlato di Roma e di programmi, ma di green pass, di vaccini e di fascismo.

Gualtieri sulle strisce blu corregge il tiro, ma mica tanto

«Rispetto a un possibile aumento dei costi delle soste a pagamento, le cosiddette strisce blu, «abbiamo detto che potenzieremo le strisce blu, come numeri, e le corsie preferenziali. Tutto il resto sono indiscrezioni prive di fondamento». Così Gualtieri, a margine di una visita a Tor Bella Monaca, interpellato in merito alle polemiche sorte in queste ore su un possibile aumento dei costi delle tariffe di sosta delle strisce blu. «I cittadini possono stare tranquilli – ha aggiunto – che faremo un lavoro di miglioramento del servizio pubblico, interventi per ridurre il traffico e aiutare i romani a spostarsi meglio».

E su quell’invito ai romani: “State tranquilli”, è cascato l’asino. O meglio il sindaco. Qualcuno spieghi a Gualtieri che ha fine ha fatto il “sor Tranquillo“.