Il trucco di Zingaretti: cosa si è inventato per rimandare le dimissioni

Per restare ancora sulla poltrona, Zingaretti ha inventato un trucco da quattro soldi. “Anziché dimettersi da Presidente della Regione Lazio come prevede la legge si inventa, a pochi giorni dalla sua proclamazione a deputato, un collegato al bilancio di 62 articoli che non è nient’altro che un atto per elargire mance e prebende in vista della campagna elettorale. Di giorno fanno finta di litigare con grillini e terzo polo e di notte si spartiscono le ultime fette di torta. Peccato che il tempo sia scaduto”.
Il trucco di Zingaretti denunciato da Laura Corrotti
Questa legge arriva fuori tempo massimo e non è altro che il tentativo di mantenere in vita questa legislatura con artifici ignobili. Zingaretti sa benissimo che il consiglio regionale sciolto non potrebbe approvare nulla, rimanendo in carica solo per gli affari correnti e quindi sta cercando di prendere tempo perché non vuole dimettersi. Hanno anche avuto il coraggio di parlare di devoluzioni dei poteri a Roma insieme al suo sodale Gualtieri, peccato che sono cose già annunciate mesi fa e rimaste nei cassetti fino ad ora. Questi signori abbiano la decenza di spiegare ai cittadini laziali dove sono andati a finire 11 milioni per le mascherine mai arrivate invece di passare il tempo a fare annunci e tagliare nastri”. Così Laura Corrotti, consigliere regionale Fratelli d’Italia e membro commissione bilancio.

La richiesta di FdI: “Dimissioni subito”
“Zingaretti si deve dimettere subito – dichiara il consigliere regionale Fdi Massimiliano Maselli- per ridare ai cittadini del Lazio la possibilità di tornare al voto nel più breve tempo possibile. La regione Lazio è praticamente ferma, anche ieri tanto per cambiare il presidente non era in aula pur sapendo che la sua presenza era stata richiesta per prendere parte al consiglio straordinario sul caso Ruberti, poi rinviato appunto per la sua assenza. Zingaretti si è trincerato dietro al silenzio, come nel caso veramente eclatante delle mascherine e dell’accusa del danno erariale di quasi 12 milioni di euro avanzata dalla Corte dei Conti. Una telenovela che va avanti da febbraio 2020 senza che ci sia stata un’assunzione di responsabilità né da parte sua né da parte del capo della protezione civile regionale Tulumello che continua a stare tranquillamente al suo posto. E intanto, mentre sulla vicenda fioccano particolari inquietanti, una parte di mascherine ancora giace in stato di abbandono presso i magazzini della Dogana degli aeroporti di Fiumicino e Malpensa mai ritirate dalla Regione Lazio. Ma vi pare normale?”. che ha preso parte al tavolo degli eletti del Lazio e dei consiglieri regionali di FdI nella sede nazionale del partito a Roma.