Laura Corrotti lascia la Lega: il post che spiega le ragioni dell’addio

Laura Corrotti
Laura Corrotti, in una lunga lettera sfogo, pubblicata sul proprio profilo Facebook, annuncia l’addio alla Lega. La consigliera regionale del Lazio lo fa spiegando i motivi del suo addio a Salvini che, fino all’ultimo, aveva provato ad evitare la frattura con i vertici regionali del partito. In queste ore, su alcuni siti viene dato come imminente il suo passaggio a Fratelli d’Italia, con due “pezzi da novanta” dei Municipi: Roberto Santoro, ex candidato presidente in IV Municipio e Fabrizio Bevilacqua, punto di riferimento dai tempi dell’Msi nel III Municipio. In particolare un’anticipazione del sito Etrurianews, avrebbe fatto esplodere il caso.

Ecco il lungo post di Laura Corrotti dove annuncia l’addio alla Lega

«Sono io che sbatto la porta. A testa alta.
In questi anni la mia militanza nel partito in cui sono stata eletta è stata caratterizzata da alti e bassi, come succede in tutte le famiglie. Ho vissuto in prima linea i grandi risultati di questo partito e, nei momenti più difficili, non ho mai fatto mancare il mio supporto come farebbe un buon soldato. Quando è stato necessario esprimere una contrarietà o un dissenso sulla gestione di alcune situazioni – come, ad esempio, a seguito dei risultati a dir poco deludenti delle ultime elezioni amministrative a Roma – l’ho sempre fatto nelle sedi opportune e mai pubblicamente.
A seguito di un articolo online di ieri che non ho ritenuto di dover smentire dato che era frutto solo di deduzioni del giornalista prive di fondamento, non sono stata contattata da nessun dirigente locale per avere eventuali spiegazioni. Salvo poi essere informata solo poche ore prima di un appuntamento fissato col segretario Salvini per discutere dell’accaduto e scoprire che il capogruppo della Lega in Regione Lazio arbitrariamente ha proposto al presidente del consiglio regionale del Partito Democratico la mia sostituzione come membro della commissione bilancio facendomi così decadere dalla carica di vice presidente.
Ritengo quanto accaduto la dimostrazione ulteriore di come la mia presenza in questi anni, nonostante l’impegno e la passione quotidiana nello svolgimento della mia attività politica a difesa dei cittadini laziali, sia stata mal sopportata a livello locale da chi dirige il partito.
Solo così si spiega la volontà di mettermi alla porta senza nemmeno prima verificare la fondatezza di alcune ricostruzioni.
A questo punto considerata la gravità di quanto accaduto, e non voglio nemmeno pensare che essere giovane e donna abbia contribuito a tale scorrettezza, sono io che me ne vado augurando a chi dirige questo partito – in cui ho avuto l’onore di militare – di capire che in una comunità occorre valorizzare ogni risorsa invece di contrastarla. I risultati di queste mancanze sono sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia, ringrazio Matteo Salvini per avermi dato la possibilità di candidarmi in Regione Lazio, la mia stima nei suoi confronti rimane immutata».