Incidenti mortali, ora il comune corre ai ripari

Dopo la morte terribile del giovanissimo Francesco Valdisserri  falciato su un marciapiede della Colombo, adesso il comune corre ai ripari. E annuncia un piano complessivo per la sicurezza stradale, finanziato con 16 milioni di euro. Un vizio italico, diciamolo, quello di intervenire dopo le tragedie. Mentre sarebbe opportuna una programmazione costante. Dalla manutenzione stradale ai corsi di educazione civica nelle scuole. Ma tant’è, e adesso si interverrà su più piani. Il primo, relativo alla mappatura degli incroci più pericolosi in città. Dei veri e propri black point, in prossimità dei quali si sono verificati più incidenti con esito fatale. Vanno scovati, e messi in sicurezza. Con una diversa disciplina della circolazione. Poi, si procederà con l’installazione di altri autovelox. Ne sono stati annunciati subito alcuni mobili, proprio sulla Colombo. Infine, con la istituzione di zone 30 sulla viabilità secondaria. E zone di rispetto davanti alle scuole. Insomma, un’azione a 360 gradi contro i rischi nella circolazione. Anche se la prima causa di incidente, insieme alla velocità, resta la distrazione. O il mettersi al volante in condizioni psicofisiche alterate. Proprio come successo per la 23 enne che ha falciato la vita e i sogni del giovanissimo Francesco.

Francesco Valdiserri falciato sulla Colombo. Tragedia nella notte

30 mila incidenti analizzati in 10 anni

L’agenzia servizi per la mobilità, in relazione con il Corpo della Polizia locale di Roma Capitale, ha analizzato 30 mila incidenti negli ultimi 10 anni. E individuato 175 black point. Incroci maledetti, da mettere subito in sicurezza. Per questo, il comune ha annunciato che sono disponibili 16 milioni di euro.. Ad esempio nell’intersezione tra via Cristoforo Colombo e via canale della lingua, nel X municipi, in 10 anni si sono verificati 170 incidenti con 196 feriti. Lì, il costo sociale medio annuo, è stato stimato in 800mila euro. Per non parlare degli altri aspetti, quelli ancora più drammatici. Che non possono quantificarsi semplicemente in denaro.

Dove saranno realizzati gli interventi di messa in sicurezza

Per migliorare la sicurezza in quel tratto della Colombo e per ora in altri 29 incroci, sono stati stanziati appunto sedici milioni di euro. Si tratta di un accordo quadro, organizzato in più lotti. Il primo, in fase di progettazione, prevede quattro interventi (gli altri tre riguardano l’incrocio tra via Cardinal Pacca e via del Casal di san Pio V, nel municipio XIII; le 5 intersezioni che si trovano tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio; l’incrocio tra la Nomentana e via Lazzaro Spallanzani, all’altezza di Villa Torlonia).

Autovelox mobili e aree di rispetto davanti alle scuole

Il secondo lotto di interventi è invece interamente dedicato a 4 “black points” presenti sulla Cristoforo Colombo e si trovano all’incrocio del viale con “piazzale 25 marzo 1957”(Eur); ed ancora all’intersezione con via Pindaro all’Infernetto, con via Federici e via Padre Semeria  alla Garbatella e con piazzale dell’Agricoltura, sempre all’Eur. Per questi quattro ambiti di intervento ancora non sono stati predisposti i progetti. Inoltre, sono state individuate 100 zone di rispetto dove procedere a passo d’uomo davanti alle scuole. Ora speriamo che si proceda in fretta. Perché ritardi ulteriori, sarebbero francamente inaccettabili.