Iraniano ammazza il principale a colpi di pistola e poi tenta di uccidersi

iraniano, autosalone

È in ospedale e versa in gravi condizioni all’ospedale Sant’Andrea il 47enne iraniano, che ha ucciso con un colpo di pistola un 68enne, suo connazionale e ha poi tentato il suicidio. Tutto è accaduto ieri sera negli uffici di una ditta a Formello, alle porte di Roma. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della Stazione di Formello e i colleghi del Nucleo Investigativo di Ostia. L’arma, trovata accanto al 47enne, è stata sequestrata. Le indagini sono in corso, una prima ipotesi è che dietro l’omicidio vi siano dissidi lavorativi.

Chi era l’imprenditore iraniano ucciso

La vittima, anch’egli iraniano, si chiamava Said Ansary Firouz: era un imprenditore nel campo del noleggio auto. Da una prima ipotesi sembra che il killer abbia sparato al suo capo per dissidi di lavoro e poi abbia puntato l’arma verso sé esplodendo un colpo alla testa. Sul posto i carabinieri che indagano sull’accaduto nel massimo riserbo.

Gli iraniani a Roma: comunità ben integrata

La comunità iraniana conta sul territorio romano 1.215 soggiornanti, la maggior parte localizzata nella zona settentrionale della città. Lo riporta il sito Romamultietnica. 
La prima ondata migratoria iraniana si è verificata attorno intorno agli anni Cinquanta; si tratta di persone che in molti casi non hanno più fatto ritorno al proprio paese d’origine; solo alcuni di questi sono rimasti in Italia, mentre altri si sono recati nel Nord Europa o negli Usa.
La seconda ondata migratoria si è verificata alla fine degli anni Settanta inizio anni Ottanta, dapprima con la Rivoluzione del 1979, quando il passaggio dalla monarchia alla repubblica ha portato alla fuga di migliaia di esponenti della classe media, molti dei quali hanno raggiunto l’Italia con un titolo di studio medio-alto e spesso con pregresse esperienze lavorative