La Corte dei Conti boccia il Campidoglio. Troppe le partecipate e Atac rischia

Troppe spese per le partecipate dal Campidoglio. Mancanza di reali processi di ricognizione e di razionalizzazione. Niente riduzione nel numero delle aziende e soldi impegnati per consulenze e manutenzioni carissime. Questa in sintesi la bocciatura della Magistratura contabile che suona come una vera e propria stroncatura. Riaperto a quanto (non) fatto dalla giunta Raggi in questi cinque anni. E che il giudizio che era in arrivo da via Baiamonti non fosse lusinghiero doveva immaginarlo anche la sindaca. Che infatti non ha partecipato come ospite all’adunanza plenaria della Corte. Nella quale le criticità sono state messe puntualmente in luce.

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La bocciatura della Corte. Zetema e Roma Servizi per la mobilità oltre i limiti di spesa, bilanci di Roma metropolitane ‘inattendibili’

Le aziende della galassia del Campidoglio continuano ad essere troppe. Ed è mancato un reale processo di ricognizione e di accorpamento. Questa la prima critica mossa dalla Corte dei Conti alle politiche sulle partecipate della giunta Raggi. Nel dettaglio per un paio di società controllate del Comune, vale a dire Zetema e Roma Servizi per la Mobilità, è stata accertata la violazione del limite di spesa e, di conseguenza, sarà necessario procedere al recupero delle maggiori somme erogate. Per quanto riguarda Roma Metropolitane srl, società che è in liquidazione, è stata invece evidenziata una “impropria commistione nei rapporti finanziari e contabili” con il sistematico “concorso finanziario”. E la conclusione, in questo caso, è che i bilanci del triennio 2016-2018, approvati solo nel 2021, risultano “inattendibili”. Ovviamente però la pietra dello scandalo resta l’Atac. Sulla quale i Magistrati contabili hanno rivolto in particolare le loro attenzioni.

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In Atac manutenzioni troppo care. E preoccupa il passaggio alla regione delle ex ferrovie concesse e della Roma Lido

Atac merita anche per la Corte dei Conti un discorso a parte. Se non altro perché l’azienda di via Prenestina è soggetta a concordato fallimentare. Che deve essere onorato, pena la messa in liquidazione della società. La preoccupazione maggiore deriva dalla vetustà del materiale rotabile e degli autobus, che in media hanno 15 anni. E che comporta una serie infinita di guasti, con le relative spese per le manutenzioni. Ma su questo il Comune si è difeso, mettendo sul tavolo il programma per l’acquisto dei nuovi mezzi. Che in parte stiano già arrivando. Difficile invece replicare sui costi delle dirigenze esterne. A cominciare proprio dai vertici del trasporto pubblico locale, che sono stati da poco rinnovati. Con relativo carico di  stipendi connessi alle cariche. Ma amache il progetto di trasferire alla Regione (Cotral e Astral) la Roma Lido non è passato inosservato. Perché insieme alla tratta ferroviaria, passerebbero oltre 700 dipendenti. Meno spese per Atac, certo. Ma anche meno contributi dal fondo regionale trasporti. Che passerebbero da 85 ad appena 10 milioni di euro all’anno.

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La protesta del sindacato, andiamo a rotoli ma si pensa solo alle inaugurazioni

Ed è arrivata puntuale anche la protesta del sindacato. Con Claudio De Francesco, coordinatore regionale della Faisa Sicel. Che ha puntato l’indice su quanto successo ieri. Quando la Raggi ha inaugurato i nuovi bus appena arrivati. Ma per farlo, secondo De Francesco avrebbe bloccato per ore decine di autisti. Distolti dal regolare servizio. “Oggi (ieri ndr) per permettere alla Raggi di fare l ennesima comparsata sui nuovi mezzi arrivati, sono stati dirottati verso Piazzale Giovanni Nervi 60 bus più 60 autisti. Ma non erano sufficienti 4 o 5 ? – ha tuonato il sindacalista. Trenta dalla rimessa di Portonaccio ed altrettanti dalla rimessa di Magliana. Invece di servire la città ed i cittadini si pensa sempre e solo a fare campagna elettorale . Il personale distolto dalla guida chi lo paga ? Il Comune o Atac ? sono stati stornati dal loro servizio quotidiano per permettere di far fare un po’ di propaganda alla Raggi ed i suoi sodali. Qualcuno ravvisa qualche danno…magari erariale ? La scrivente organizzazione sindacale procederà con un accesso agli atti affinché il diritto alla mobilità dei lavoratori e dei cittadini sia rispettato”.