“Andiamo a prendere per mano la Regione Lazio”: i ministri della Lega lanciano lo sprint finale per Rocca

«Grazie a tutti i ministri della Lega per il vostro sostegno. Ma grazie soprattutto, nessuno me ne voglia, a te Matteo. Ti incontro dovunque, sei davvero irrefrenabile nel sostenere questa campagna elettorale nel Lazio e nel volere questa vittoria… È una cosa straordinaria». Il candidato alla Regione Lazio del centrodestra Francesco Rocca si collega in video con il Tempio di Adriano dove Matteo Salvini con i suoi ministri ha organizzato una iniziativa elettorale a sostegno dell’ex presidente della Croce rossa in campo per la regione.
Ed è un sostegno inequivocabile. All’incontro intitolato “La Lega al governo, l’impegno per il Lazio”, ci sono gli esponenti di spicco del Carroccio al governo, a cominciare proprio da Salvini. «Andiamo a prendere per mano la Regione Lazio, il 12 e il 13 febbraio finalmente si può cambiare», dice il leader del Carroccio.

E fissa già gli obiettivi. «La Lega alla guida del Lazio significa ripulire Roma dalla monnezza e trasformare i rifiuti in calore senza se e senza ma. Se qualcuno non vuole i termovalorizzatori, vota M5s e Pd». Così il leader della Lega alla platea del Tempio di Adriano. Parlando, poi, dei primi cento giorni di governo, Salvini aggiunge: «Vi posso assicurare che questo governo andrà avanti 5 anni spedito e compatto, perché con Giorgia e Silvio stiamo lavorando molto bene».
Sono lontani anni luce gli slogan su Roma ladrona, come spiega bene il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Per la Capitale, oltre all’Expo, «c’è una candidatura che potrebbe maturare, io l’ho preannunciata, è quella dell’Autorità antiriciclaggio europea». «Non è affatto una cosa insignificante – ha messo in chiaro Giorgetti – l’Italia proporrà la propria candidatura, ci sono diverse città che hanno presentato la loro proposta. Adesso faremo la selezione. Chiaramente Roma può vantare la presenza di note istituzioni di tipo finanziario e quindi dare credibilità a questo tipo di prospettiva».
Tra i ministri della Lega più applauditi c’è Valditara
Tra gli interventi più applauditi, quello del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. «Abbiamo ripristinato il concetto di autorevolezza rispetto a quello del merito, ad esempio con la circolare sui cellulari in classe. Non possiamo più accettare che mentre un professore spiega in classe, un ragazzo guardi un film o che, come è successo a Rovigo, i ragazzi filmino il docente, lo postino sul web e lo deridano. La cultura del rispetto verso gli insegnanti è fondamentale e anche verso le cose». Una vera svolta culturale. «Dopo le occupazioni delle scuole, anche a Roma – ha aggiunto – molti presidi mi hanno detto che hanno avuto danni per migliaia e migliaia di euro. Non è più accettabile che non si abbia rispetto per i beni pubblici. Quindi merito, autorevolezza, rispetto sono i valori che abbiamo cercato di immettere nella scuola italiana».
E proprio della necessità di una rivoluzione culturale e del fare ha parlato nel suo intervento, Francesco Rocca. “Su questo, insieme a una grande squadra, riusciremo a dare una direzione nuova a tutta la Regione». Una Regione «ferita, in cui le persone più fragili attendono risposte. Le Province sono completamente abbandonate e trascurate», ha concluso Rocca. A meno di due settimane dal voto, questa rivoluzione pare proprio a portata di mano