La leggenda di Francesco Totti: un docufilm sul campione giallorosso

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La leggenda di Francesco Totti. Il docufilm di Alex Infascelli, romano e romanista, “Mi chiamo Francesco Totti”, racconta una storia tutta romana, di un campione che ha indossato per un quarto di secolo sempre la stessa maglia, quella giallorossa. Il film è stato presentato alla 15ma edizione della Festa del Cinema di Roma e ha commosso davvvero tutti. Il capitano della Roma era atteso sul red carpet, ma a causa del grave lutto che lo ha colpito pochi giorni fa, la morte del padre Enzo, non se la è sentita di partecipare. “La sua decisione di non venire – ha detto in conferenza stampa lo stesso Infascelli – può essere considerato l’ultimo capitolo del mio documentario”.

Tratto da un libro dello stesso Totti

Il docufilm è tratto dal libro della Rizzoli Un Capitano, scritto da Totti e Paolo Condò che sarà proiettato il 19, 20 e 21 ottobre. Il film inizia con una pellicola familiare della famiglia Totti, ritratta al mare con un Francesco piccolissimo che gioca già con un pallone. Poi si passa a quella commovente e suggestiva sera del 28 maggio 2017 in cui Totti dette il suo addio al calcio giocato, che gli valse il tributo di un’intera città e durante la quale Totti pronunciò bellissime parole. Poi la pellicola si dipana raccontando tutta la carriera del campione ma anche la sua immensa umanità e i chiaroscuri del suo carattere, che lui stesso ammette: “Sono un rosicone”, come si dice a Roma.

Il docufilm con la voce narrante di Francesco

Su tutto la voce narrante di Francesco, che racconta. Dal primo ingaggio alla Lodigiani a soli 12 anni a tutta la sua carriera giocata per una sola bandiera, rifiutando la corte di club ben più blasonati della Roma. Una coerenza e una fedeltà degna di un Rivera o di un Mazzola, altrettante bandiere per le loro squadre. Una figura leggendaria, e nello stesso tempo normale, uno di noi, con la sua calata romana e i nostri stessi difetti. I suoi falli, dovuti al suo essere permaloso, i suoi slanci di generosità. Insomma, Totti a tutto tondo: la famiglia, la città, le amicizie, le vacanze, l’umiltà, la rabbia, la classe, in 1 ora e 40 di visione che ci faranno piangere.