La piattaforma Rousseau? E’ una “cagata pazzesca”: grillini spaccati

grillini fantozzi

Grillini sempre più nel caos. Sulla candidatura bis della Raggi al Campidoglio il partito si è letteralmente spaccato in due parti. Per diverse ragioni, ma la principale è la regola fondante del grillismo. Mai più di due mandati, ed è sempre stata una regola assoluta. Peccato però che a stare seduti sulle poltrone i grillini ci abbiano preso gusto. E iniziano a sostenere che è un peccato dissolvere il patrimonio accumulato in due legislatura, hanno cominciato a parlare di esperienza preziosa e così via. Mai preziosa quanto i loro conti in banca e i mutui presi con la garanzia del lavoro parlamentare. E così, la battaglia per la regola di purezza dei due mandati, è già persa.

Come fanno i grillini a dire che la Raggi ha sgovernato?

E’ uno spettacolo politico patetico. Perché nessun grillino, da una parte, può dire la verità. Ossia che la Raggi e la sua giunta hanno governato da far schifo, ed è inutile ribadire perché, giacché i risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma proprio tutti, i romani. Dall’altra parte sanno che perderanno in maniera catastrofica, anche perché gli alleati di governo su Roma gli faranno una guerra senza quartiere. Però finalmente una cosa l’hanno capita. Che la tanto incensata piattaforma Rousseau, dove uno diventava deputato o senatore con poche decine di click, è una “cagata pazzesca”. Alla quale ha creduto solo una infima minoranza di povero illusi che di politica non masticano un granché.

Il terzo mandato grillino è già una realtà

Sul terzo mandato infatti la regola aurea vorrebbe che si passasse per quella farsa della piattaforma Rousseau. Ma una esponente grillina di peso come Roberta Lombardi liquida la questione. Ma quale piattaforma Rousseau, questa è una cosa seria. Dobbiamo passare atrraverso gli Stati Generali del partito, altro che storie. Dobbiamo decidere cosa vogliamo fare da grandi, dice ancora. Le regole devono valere per tutti. O parliamo di una riorganizzazione generale (ossia tradire tutti i principi fondanti grillini), oppure non si fanno regole ad personam. Insomma, i 5stelle sono completamente allo sbaraglio, senza identità. Navigano a vista.

Se possiamo fare una previsione, il terzo mandato verrà accettato. La Raggi (e la Appendino) si ripresenterà, e perderà alla grande. E questo sarà il principio della fine per quella meteora di intolleranti fanatici che solo per una serie di fortunati e irripetibili eventi sono riusciti ad acquistare consensi che però già sono evaporati. E di loro per fortuna non si sentirà mai più parlare.