La Raggi brava a demolire, quando se ne andrà rimarranno le macerie

Raggi Tangenziale (2)

Tangenziale Est, a distruggere la Raggi è brava. Come è brava a demolire. Ma per la ricostruzione ha sempre fallito, e continua a farlo. Quando la Raggi e i grillini saranno stati cacciati dai romani, rimarranno solo le macerie. Come alla stazione Tiburtina. Abbattuta la sopraelevata, ora si lavora sul lato ovest, dove però non sembra che verrà il verde che era stato promesso, ma solo un gigantesco parcheggio. Sul lato est, però, non si lavora. Come mai? Perché è quello che la Raggi ha consegnato agli immigrati clandestini, che lo utilizzano come base di spaccio e dormitorio e servizi igienici. Quell’area è zona franca, è stata sequestrata alle istituzioni e i clandestini ci fanno quello che vogliono. E se ci si passa, si rischia grosso.

La Raggi costretta a scappare dalla stazione Tiburtina

La Raggi dice che il progetto cambierà la fisionomia del quartiere. E su questo non ci sono dubbi. Dice inoltre che la stazione Tiburtina diverrà uno degli “hub” (qualsiasi cosa voglia dire) strategici per il trasporto pubblico della città. Trasporto pubblico? Ma la Raggi lo sa che Atac è stata costretta a sopprimere il capolinea dell’autobus sul lato est perché la fermata è stata requisita manu militari dai clandestini? Lo sa che le Ferrovie hanno dovuto chiudere quell’ingresso perché è pericoloso passarci? Lo sa che gli immigrati fanno pipì sui corrimano utilizzate dai passeggeri? Altro che “hub” strategico…

Colata di cemento anziché spazi verdi

Il quartiere “green e ciclabile” di cui parla il comune in realtà sarà un’autostrada con del verde ridotto a fare da spartitraffico tra le corsie. I comitati di quartiere non sono soddisfatti di come vanno le cose. Anche l’opposizione comunale di Fratelli d’Italia denuncia la preponderanza del cemento rispetto al verde. Ma soprattutto il fatto che il comune è scappato dal lato est rinunciando a esercitare i suoi diritti e tollerando la tenodopoli abusiva e illegale che da anni sfida comune e cittadini.