La Russa: “Chi ha imbrattato il Senato vada a spalare il fango in Emilia Romagna”

Ignazio La Russa, 25 aprile

“Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato la facciata di Palazzo Madama ma poi la richiesta non ha avuto seguito. E allora faccio una proposta – dice il Presidente del Senato Ignazio La Russa – vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione. Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”.

La risposta degli imbrattatori del Senato a La Russa

Con un comunicato degno di Autonomia Operaia degli anni ’70, gli attivisti di Ultima Generazione hanno risposto al presidente del Senato Ignazio La Russa. “Signor La Russa – recita il comunicato . lei è l’ultima persona a poter dire cosa sia giusto o meno fare, lei che è stato uno dei capi della manifestazione violenta neofascista che provocò la morte di un poliziotto di 22 anni al Giovedì nero. Noi dei morti ci ricordiamo e ne rispettiamo la memoria. Noi non abbiamo bisogno di fare propaganda, facendo passerelle politiche sulle tragedie altrui”.  “Chiediamo a lei e al signor Salvini di smetterla di usare il disastro dell’ultima alluvione per fare propaganda politica, con cadute di stile becere, mettendo sullo stesso piano una tale tragedia e la perdita del Milan”, prosegue la nota. “Chiediamo a La Russa di dimettersi, perché la sua presenza al governo è incostituzionale. Se proprio non vuole farlo, che almeno tenga la bocca chiusa e abbia rispetto delle persone che stanno soffrendo e che soffriranno a causa della sua inazione politica nei confronti della crisi climatica”, conclude l’imbarazzante comunicato di Ultima generazione.