La scuola riparte comunque: se poi va male, didattica a distanza…

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Nonostante la Azzolina, la scuola riprenderà regolarmente, ma… “Il 14 settembre la scuola riparte ma non ovunque si potrà garantire il distanziamento. Se, come sentiamo dire in queste ore, la mascherina da sola non è sufficiente, vorrà dire che dopo due settimane bisognerà passare alla didattica a distanza. Ma il servizio, ritengo di poter dire, sarà assicurato. Chiediamo uno sforzo da parte di tutti perché l’obiettivo sia raggiunto”. Così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, a Timeline, su Sky Tg24

La scuola? Ripartirà comunque…

Giannelli si è soffermato sulla ripartenza della scuola in sicurezza e sulle strutture necessarie per garantire le misure previste. Non è esclusa, secondo Giannelli, “una disomogeneità nei servizi, su questo non c’è dubbio, perché nel nostro Paese abbiamo delle discrepanze tra aree geografiche, anche tra comuni: ci saranno aule più spaziose da qualche parte e meno altrove. Lo sforzo comune della politica e degli enti locali deve essere quello di far sì che la logistica sia di pari livello dappertutto”.

Gli studenti contagiati andranno in una saletta d’attesa

Poi ha aggiunto: “Ho letto qualche indiscrezione proveniente dalla documentazione del Cts nella quale si danno sostanzialmente le stesse indicazioni che abbiamo ricevuto in merito all’esame di Stato. Il bambino o il ragazzo che dovesse presentare sintomi Covid, visto che nelle scuole non ci sono né medici, né infermieri e quindi nessuno si lancerà in diagnosi, quello che si può fare è predisporre una saletta di attesa e si aspetterà l’arrivo della famiglia che se lo porterà a casa. Contestualmente si avviserà la Asl per capire cosa fare”.

Salvini: rischi per i presidi

Salvini è piuttosto critico sul metodo. “‘Azzolina che rassicura i presidi è come Bonafede che negava le scarcerazioni. Ci ritroviamo un ministro incapace che scarica tutto su presidi e insegnanti. Con questo governo inadatto abbiamo i criminali a casa e avremo i dirigenti scolastici in tribunale”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini a proposito delle responsabilità penali e civili per i presidi in caso di contagi a scuola.

Azzolina rassicura: nessuna responsabilità

Ma il ministro smentisce con decisione. Responsabilità penale? ”I presidi non devono avere timore. Il parlamento e il Governo hanno lavorato a norme di sicurezza che permettono di evitare di avere dei rischi sulla responsabilità penale e civile, laddove ci fossero contagi sul luogo di lavoro”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista al Tg1.