La strage di uccelli causata dai botti o dal 5G? La risposta della Lipu

strage uccelli
Le impressionanti immagini degli storni morti a Roma hanno fatto il giro del web. Una strage di uccelli impressionante e senza precedenti. Appunto la novità assoluta ha fatto discutere molti romani. Possibile che i botti avessero provocato quella strage? Qualcuno sui Social ha ipotizzato un qualche ruolo delle antenne 5G.
Il ragionamento di chi ha teorizzato l’influsso delle antenne 5G si basava su un presupposto storico. In passato, Roma aveva vissuto notti di San Silvetstro ben più movimentate sotto il profilo pirotecnico. I fuochi d’artificio, soprattutto negli anni ’70 e ’80, erano centrali nella tradizione capitolina. Eppure, non si era mai registrata una strage di storni di queste dimensioni.
A scanso di equivoci, la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) ha pubblicato una nota su Facebook. Un modo per fare chiarezza. Eccole, in tre domande e altrettante risposte.

È vero che sono stati i botti a causare la strage di uccelli?

“Purtroppo si”, risponde la Lipu, chiarendo quanto è successo la notte di Capodanno a Roma nei pressi della Stazione Termini.

Perchè è successo?

“In quel punto c’è un grosso dormitorio, gli storni sono animali sociali e la notte formano dei dormitori sulle alberature che possono arrivare a contare molte migliaia di individui. Ieri notte l’esplosione dei botti ha spaventato gli animali che si sono alzati in volo contemporaneamente, in maniera disordinata e al buio e molti individui hanno sbattuto tra di loro e contro i fili sospesi e le barriere architettoniche tipiche del centro città. Questo ha causato la morte di un centinaio di individui e il ferimento di altri”.

I botti ci sono sempre stati perché è successo solo quest’anno?

“Gli storni negli ultimi anni hanno diminuito la loro presenza in centro a Roma, forse anche come conseguenza degli interventi di dissuasione operati ormai da quasi venti anni. Negli ultimi due anni, al 31 dicembre, non c’era nessun dormitorio presente o comunque non così numeroso. Quest’anno invece gli storni sono tornati al centro di Roma e non essendo stato fatto nessun intervento di dissuasione sono rimasti sul posto fino ad oggi in grandissimi numeri. E’ per questo motivo che è successo quest’anno.
Episodi simili – conclude la Lipu – si sono registrati comunque anche negli anni passati soprattutto tra il 2003 e il 2010 quando la presenza di questi animali a Roma era davvero importante”.