Leoni da tastiera contro il ministro Di Maio: blitz di Polizia Postale e Digos a Trieste, Milano e Venezia

Tre leoni da tastiera che avevano scelto come bersaglio dei loro deliri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si sono ritrovati all’alba le perquisizioni degli agenti della Digos e della Polizia postale. Si tratta di una casalinga, un impiegato e un operaio, tra i 56 e i 42 anni.
Sono stati quindi individuati i presunti autori della pubblicazioni di messaggi minatori rivolti al ministro degli Esteri. La Polizia di Stato, nell’ambito di un’indagine avviata dal Servizio Polizia Postale e coordinata dalla Procura di Roma, con gli operatori dei compartimenti Polizia Postale di Milano, Trieste e Venezia, insieme a personale delle Digos di Milano, Vicenza e Udine hanno eseguito tre perquisizioni delegate a carico di internauti nei cui confronti sono stati riscontrati elementi indiziari tali da farli ritenere autori della pubblicazioni di messaggi minatori rivolti al ministro degli Esteri.

I leoni da tastiera hanno lanciato minacce e auspici di morte al ministro Di Maio
In particolare, in seguito alla pubblicazione su Twitter da parte del titolare della Farnesina di dichiarazioni in merito al conflitto in atto, è stata riscontrata la presenza di vari messaggi di risposta: “Muori male, e magari per mano del popolo.”, “Si dai, armateci e decideremo poi a chi vogliamo sparare”, “Non ci sono parole per descrivere, vai solo buttato nel rusco”. E ancora, all’interno di canali riservati Telegram e pagine social VK, la Polizia Postale ha individuato ulteriori messaggi minatori tra i quali, ad esempio, quello pubblicato all’interno di un canale di propaganda filo russa che recita: “Ma un cecchino…che ci ammazzi i 4 distruttori dell’Italia, non ce lo possiamo mandare?
Il grillino ringrazia le forze dell’ordine: “Garantite la sicurezza dei cittadini”
Le perquisizioni sono state eseguite nelle città di Milano, Vicenza e Udine e hanno permesso di riscontrare sui telefoni la presenza degli account anonimi utilizzati per l’inoltro dei messaggi oggetto delle indagini.
“Grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura per il prezioso lavoro che stanno svolgendo”. Così l’esponente pentastellato commentando le operazioni di Carabinieri e Polizia di Stato relative alle minacce apparse sui social al suo indirizzo. “Il loro impegno al servizio del Paese e per la sicurezza dei cittadini – ha aggiunto Di Maio – è punto di riferimento indiscusso per la collettività”.