L’estate sta finendooo… e la Raggi è spiaggiata sul Tevere
E’ proprio così: l’estate sta finendo e Tiberis, la spiaggia sul Tevere, ancora non ha aperto. Eppure avrebbe dovuto essere pronta il 20 luglio, e siamo al 29. Lo fa notare Federico Rocca, responsabile romano enti locali di Fratelli d’Italia.”Qualche settimana fa avevo già evidenziato l’inutilità di realizzare per l’ennesima volta la pseudo spiaggetta sul Tevere denominata Tiberis. Ma la Raggi e la sua maggioranza hanno preferito andare avanti senza considerare i tempi e la poca utilità dell’iniziativa. Siamo a fine luglio e i lavori sono ancora in corso ma forse il M5S starà preparando una spiaggia d’inverno, avvolta dai canneti che circondano quello spazio e dai topi che passeggiano indisturbati sulle sponde del biondo Tevere”.
Un fallimento annunciato sul Tevere
Era chiaro fin dagli anni scorsi che quell’iniziativa sarebbe stata un fallimento. Roma non è Parigi, e soprattutto l’amministrazione di Roma non è quella di Parigi. Qualcuno poi aveva fatto notare che quella sul Tevere sarenne stata l’unica spiaggia dove non si poteva fare il bagno. Ma la Raggi è andata caparbiamente avanti fino a sbatterci il grugno. “La loro incapacità e i loro capricci – continua Rocca – però costano alla collettività. Infatti hanno stanziato 200.000 euro per realizzare una spiaggetta che potrà accogliere solo 20 lettini, viste le disposizioni sui distanziamenti. Conti alla mano 10.000 euro a lettino, una spesa folle che non trova alcuna giustificazione”.
FdI: stanziati ben 200mila euro
Conclude Rocce: “Questi soldi si potevano spendere meglio e con risultati maggiori, magari dando dei voucher a delle famiglie a basso reddito per andare qualche giorno al mare con i propri figli e non su un’assolata sponda del Tevere con vista sui palazzi del quartiere Marconi. L’estate sta finendo e di Tiberis neanche l’ombra, complimenti per l’ennesima iniziativa fallimentare dell’amministrazione Raggi, fortunatamente per i romani, la prossima estate al mare ci andranno lei e tutti i grillini che non avranno più a che fare con il governo della città”. Sante parole.
(Foto: Affaritaliani.it)