L’ex portavoce di Renzi contro le nomine del governo. Borghi lo asfalta e cita la Manzione

“Non scherziamo. Il governo smentisca chiaramente e subito il nome di Rinaldi, quel Rinaldi, in quota Lega per le nomine Eni, come rivelato da @ilfoglio_it. Asset strategici, serietà, mercati internazionali, credibilità, affidabilità. Non scherziamo”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Filippo Sensi. A stretto giro, sempre via tweet, è arrivata la replica del senatore della Lega Claudio Borghi: “Filippo guarda che non siamo più con il tuo governo quando nomina una vigile urbana (con tutto il rispetto per la nobile professione) al Consiglio di Stato. Noi andiamo di competenze. Rinaldi è stato dirigente dell’Eni e direttore generale della Sofid, la finanziaria dell’Eni”.
Su Twitter, Borghi è ancora più perfido. “Vedere la sinistra che starnazza sulle nomine è fantastico. Dopo che loro hanno nominato Arcuri, messo con Renzi mezza Rignano nella pubblica amministrazione e nominato la capa dei vigili di Firenze ovunque fino al Consiglio di Stato, dopo buchi tipo Monte Paschi, stare zitti no?”.

Chi è l’ex vigilessa Manzione citata dalla Lega
Antonella Manzione, da capo dei vigili urbani a Firenze, con Matteo Renzi è arrivata fino al Consiglio di Stato. La fedelissima dell’ex presidente del consiglio fu per tre anni comandante della polizia municipale di Firenze, dal 2010 al 2013, poi per un anno direttore generale del Comune.
Sbarcato a Roma sulla poltrona più importante del governo, Renzi chiamò subito la Manzione, era l’aprile del 2014, a capo dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi.
Antonella Manzione è anche la sorella minore di Domenico Manzione, che nel governo Renzi ha rivestito il ruolo di sottosegretario al Ministero dell’Interno e che oggi è capo della Procura di Lucca.