Lo sfogo di Francesca Fagnani (compagna di Mentana): “In tv andrebbe premiato il merito”

Francesca Fagnani

Francesca Fagnani, protagonista di Belve, lo show rivelazione della Rai, è in copertina su Vanity Fair. Parla del suo rapporto con il compagno Enrico Mentana, direttore de La7 e del loro primo bacio, “in ascensore”.

Ma la giornalista affronta pure l’addio alla Rai di Fabio Fazio dopo 40 anni che cosa ne pensa? “È una perdita per la Rai ma non per i telespettatori, per fortuna, che lo troveranno su un’altra rete. C’è ormai tanta offerta: chi sa lavorare non resterà mai fuori. Forse bisognerebbe cambiare la testa di chi decide i programmi e di chi taglia teste che funzionano in Rai…”. “In televisione – aggiunge Fagnani – c’è poco coraggio. E non dipende dai conduttori ma dai dirigenti che dovrebbero investire su volti nuovi e premiare più il merito delle parrocchie”.

Francesca Fagnani: “Il mio successo? Nessuno voleva andare in onda al posto mio”

Con che cosa ha a che fare il suo successo? “Col coraggio. La prima serata in tv per Belve mi venne offerta un mese e mezzo prima della messa in onda. La verità è che nessuno ci voleva andare in quello spazio perché c’erano, nell’ordine, la Champions, tre programmi d’informazione, una fiction e a un certo punto pure Le Iene. Mancava solo l’Apocalisse (…). È andata bene”.

“Hanno vinto le elezioni facendo leva sulla paura degli immigrati”

Non manca la bordata al centrodestra, alla domanda su che cosa pensa di una certa classe politica che usa l’odio per creare consenso? “Penso il peggio. Tuttavia, più che l’odio, che riguarda una minoranza rumorosa, anche sui social, mi spaventa il linguaggio della paura. La paura è un sentimento potente che accompagna tutti. E chi fa leva sulla paura è inaccettabile. Hanno vinto le elezioni facendo leva sulla paura. La paura del diverso, del nuovo”. Per la Fagnani “non puoi pensare che siano gli immigrati a togliere il lavoro. Non puoi dirlo. Non puoi creare la guerra tra poveri”.