Lockdown, governo schizofrenico: ma prima di chiudere l’Italia, chiuda i porti

lockdown immigrati a tiburtina (2)

Coronavirus e lockdown, una cosa è certa: il governo è nel panico. Voci concitate si levano dall’esecutivo e dai suoi fiancheggiatori, e spesso dicono cose contraddittorie. Lockdown sì, lockdown no, lockdown parziale. Oppure dicono che la situazione dei contagi è allarmante, confutati dal altri che dicono che invece è tranquilla. Premier e ministri non sanno che fare, a cominciare dal ministro della Sanità. Tenderebbero a rinchiuderci tutti di nuovo però lasciano i porti aperti e anzi invitano i clandestini a venire da noi. La schizofrenia di questo esecutivo innaturale ci sta facendo correre rischi gravissimi e non riesce a gestire la situazione drammatica.

Si andrà verso un lockdown non dichiarato

Quello che succederà è un lockdown strisciante, che ci sarà senza però aver eil coraggio di dichiararlo. Perché stavolta si spera che la reazione dei cittadini ci sarà, e le avvisaglie ci sono. Senza poi contare il dramma economico, che ci ridurrebbe sul lastrico. Si insiste sul telelavoro ma non si consider ala ricaduta drammatica sui pubblici esercizi. Bar, ristoranti, negozi vari, che in questimesi hanno visto scomparire i pranzi di lavoro ma anche i pranzi quotidiani dei colleghi nell’ora di pausa. Questo vuol dire personale licenziato, acquisti diminuiti, tutto un giro di affari pesantemente decurtato.

Però chiunque può arrivare in italia

Però i porti restano aperti, chiunque può approdare in Italia, soprattutto da posti in cui non ci sono guerre di alcun tipo. I giornali non parlano più delle navi da crociera cariche di clandestini che girovagano per il Mediterraneo, mentre il business della falsa accoglienza si incrementa sempre più, con le navi e i droni delle ong in piena attività. E mentre gli imprenditori e i lavoratori italiani muoono di fame, il governo sperpera i soldi per i centri di accoglienza, il carburante per le navi, l’affitto stesso delle navi, le risorse per la mobilitazione di migliaia di forze dell’ordine. E infine il mantenimento dei clandestini, centinaia di migliaia, in alberghi, pernsioni, bed&breakfast e similari. Ogni giorno, tutti i giorni , milioni di euro venno nel buco nero della accoglienza pelosa anziché alle imprese e ai lavoratori italiani.