Palamara riferiva a Zingaretti delle inchieste sulla regione

Palamara Zingaretti

Chissà se Nicola Zingaretti risponderà a Luca Palamara. Perché quello che abbiamo letto ieri nell’intervista che La Verità ha fatto all’ex magistrato è davvero inquietante.

Sono molti i particolari usciti dal colloquio tra Giacomo Amadori e Palamara, e quelli su Zingaretti hanno attratto l’attenzione di molti.

Quei colloqui Palamara Zingaretti

In rapida sintesi:

1. Ci fu un incontro notturno tra Palamara e Zingaretti.
2. Palamara parlò di inchieste sulla regione Lazio col governatore.
3. Il convegno del Pd con Pignatone nell’immediata vigilia degli arresti per quella Mafia Capitale poi smontata in Cassazione.
4. Le stesse cene tra Pignatone e Lotti.

Ogni episodio racconta una storia che getta una luce davvero sinistra sui rapporti tra pezzi importanti del Pd e della magistratura. Il problema vero è che non si capisce mai quanto ci sia di vero e quanto invece sia romanzato.

Palamara racconta che incontrò Zingaretti a tarda ora “sulle dimissioni di Venafro”, l’ex capo di gabinetto del presidente della Regione che era stato inizialmente coinvolto – per poi uscirne fuori – nelle inchieste della magistratura romana. E disse al governatore che le dimissioni di Venafro “erano inevitabili”.

Poi più in generale i colloqui su “Mafia capitale” discussi sempre con Zingaretti (“ho avuto modo di discutere questi aspetti” con lui). E uno si chiede se a Palazzo di Giustizia fanno così con tutti. E tanto altro ancora in quella chiacchierata giornalistica dell’ex magistrato.

Gli intrecci tra politica e magistratura

Ma al fondo ci sono gli intrecci tra politica e giustizia, e soprattutto tra politica rossa e magistratura compiacente. È il nodo da sciogliere e sarebbe interessante capire se abbiamo la possibilità di vedere affiorare tutto quello che è accaduto e chi può aver protetto chi.

Palamara promette di parlarne con la procura competente, Zingaretti non dice una parola per comprendere se sono corrispondenti al vero le frasi dell’ex magistrato, l’opinione pubblica attende di saperne di più. Qualcuno si muova.