L’ultimo eurodelirio: coi fondi Ue hanno finanziato per anni il terrorismo islamico

terrorismo islamico

L’Europa ha finanziato per anni con centinaia di migliaia di euro il terrorismo islamico. In particolare un’organizzazione musulmana, poi sciolta dal presidente francese Macron.

“Una notizia sconvolgente se si pensa che, nell’ottobre del 2020, lo stesso Macron mise fuori legge questa associazione, coinvolta nella decapitazione del Professore Samuel Paty. Con i nostri soldi, quindi, si finanziano i terroristi”. Con queste parole l’europarlamentare Susanna Ceccardi commenta la risposta a un’interrogazione parlamentare da lei sottoscritta lo scorso ottobre a Bruxelles per chiedere lumi sulle organizzazioni non governative che sostengono il radicalismo islamico.

Tutti i numeri dei finanziamenti Ue al terrorismo islamico

“Negli scorsi mesi ho sottoscritto un’interrogazione parlamentare della collega francese Aurélia Beigneux. Abbiamo chiesto alla Commissione di spiegare i rapporti tra le istituzioni europee e i Fratelli musulmani. Un0organizzazione islamica che è al centro di numerose ed inquietanti vicende. Una denuncia rilanciata persino da Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese vittima di un tragico attentato nel 2015. Oggi, a distanza di oltre tre mesi, la Commissione ha risposto ufficialmente per voce di Ylva Johansson confermando come FEMYSO, associazione vicina ai Fratelli Musulmani, in quanto partner di due progetti europei, abbia incassato 170 mila euro tra il 2013 e il 2019. Non solo, ma l’Europa, tra il 2014 e 2019, ha pure erogato più di mezzo milione di euro al collettivo contro l’islamofobia in Francia, un gruppo sciolto per ordine del governo francese perché implicato nel barbaro omicidio di Samuel Paty”.

A Lampedusa sbarcano e poi vanno in giro per la penisola a delinquere

In Italia le notizie non sono più confortanti: è notizia di queste ore che il tunisino che ha picchiato e rapinato due donne nel centro di Firenze era sbarcato nell’autunno scorso a Lampedusa. Accolto, rifocillato, mentre il resto d’Italia era ancora alle prese con le limitazioni per la pandemia, l’immigrato nordafricano ha raggiunto Firenze, dove è diventato uno dei tanti criminali che prosperano nell’illegalità. Anche in questo caso con tanti complimenti all’Unione europea (e alla nostra ministra Lamorgese).

 

 

 

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