Lutto nel calcio: è morto Antonio Juliano, bandiera del Napoli e azzurro di Messico ’70

È morto Antonio Juliano, calciatore nella storia del Napoli e poi dirigente del club azzurro. Juliano aveva 80 anni e ha trascorso la maggior parte della sua carriera di calciatore in maglia azzurra dal ’61 al ’78, vincendo due Coppe Italia, ma ha anche giocato con la nazionale in 18 partite.
Juliano è stato campione d’Europa nel ’68 ed era nella nazionale arrivata in finale dei Mondiali nel ’70 e sconfitta dal Brasile. Da dirigente, è stato direttore generale del Napoli negli anni ’80, lavorando con Ferlaino all’acquisto di Maradona. Juliano aveva avuto un peggioramento della sua salute e negli ultimi giorni era stato ricoverato.

Antonio Juliano aveva 80 anni
Sa dirigente, Antonio Juliano, per i tifosi azzurri Totonno, curò personalmente due tra gli acquisti più importanti nella storia del club azzurro: quello dell’olandese Rudi Krol nel 1980 e, soprattutto, quello di Diego Armando Maradona nell’estate del 1984. E l’ingaggio del Pibe de oro fu anch’esso un’intuizione di Juliano il quale andò a Barcellona per decantare al campione argentino le bellezze di Napoli e convincerlo ad accettare un trasferimento che rappresentò il momento più sconvolgente e importante per la storia della società.
Con il Napoli, Juliano ha vissuto immense gioie e pochissimi dolori. Tra questi ultimi quello che ricordava con maggior rimpianto era la mancata conquista dello scudetto nel 1975 con la squadra allenata da Luiz Vinicio, un tecnico rivoluzionario per quei tempi in cui già predicava e praticava il calcio totale. Il 6 aprile di quell’anno, nel match scudetto Juventus-Napoli, Josè Altafini, “core ‘ngrato”, che aveva giocato per sette anni con la maglia azzurra e si era poi trasferito a Torino, segnò la rete del 2-1 quasi allo scadere del tempo regolamentare, consegnando di fatto lo scudetto ai bianconeri. La delusione per Juliano, il capitano, la bandiera di quella squadra spettacolare fu tanta e gli rimase dentro per sempre il rimpianto di non essere mai arrivato alla conquista del tricolore
Juliano vantava anche 18 presenze in Nazionale, con la quale si è laureato campione d’Europa nel 1968 e vicecampione ai mondiali di Messico 1970, dove tra l’altro disputò una manciata di minuti nella finale persa 4-1 dagli azzurri contro il Brasile di Pelè.