Ma quali hacker? L’Inps ci fa fare la fila anche su web…
Incredibile, l’Inps riesce a farci fare la fila anche per via telematica. Da oggi ”l’accesso ai servizi telematici dell’Inps è contingentato”. Lo comunica l’Istituto di previdenza sul sito internet. Strano che riesca ancora a comunicare qualcosa. Dalle ore 8 alle ore 16 i servizi saranno disponibili per patronati e intermediari abilitati, che potranno operare secondo le consuete modalità di accesso. Mentre dalle ore 16 alle ore 8 i servizi saranno disponibili per i cittadini, che potranno operare utilizzando le credenziali di accesso attualmente disponibili. Insomma, ci fa fare ancora la fila. Come è noto, ieri il sito si è guastato. E non certo per fantomatici hacker.
Gli hacker all’Inps: incapaci, non siamo stati noi
Che infatti replicano. “Caro Inps, vorremmo prenderci il merito di aver buttato giù il vostro sito web, ma la verità è che siete talmente incapaci che avete fatto tutto da soli, togliendoci il divertimento!”. Così Anonymous Italia smentisce su Twitter di aver avuto un ruolo nel crash informatico e negli attacchi hacker al sito dell’Inps. Ieri infatti per nascondere le loro mancanze, i responsabili dell’Inps, tra cui lo stesso capo Tridico, avevano attribuito a presunti hacker il disastro del sito dell’ente di previdenza. Salvini ha sbeffeggiato l’Inps, chiedendo se gli hacker magari erano pure russi, come sempre.
L’Inps si nasconde accusando fantomatici hacker
Che il sito dell’Inps da sempre sia un disastro è cosa nota. Proprio due giorni fa abbiamo pubblicato la lettera di un pensionato che non solo si è vista decurtare la pensione senza motivo, ma neanche ha ricevuto una risposta dal vergognoso sito incomprensibile dell’istituto. “Se il buon giorno si vede dal mattino: non sono in grado di gestire il sito dell’Inps, che non è esattamente la pagina Facebook di Giorgia Meloni… Io non sono ottimista sui tempi. Posso capire una situazione che non hai immaginato, ma il problema la gente ce lo ha oggi”, ha commentato infatti Giorgia Meloni a Fuori dal coro.
Fratelli d’Italia: il buongiorno si vede dal mattino…
E Fratelli d’Italia attacca. “Il collasso del sito Inps attesta meglio di qualsiasi rapporto ufficiale lo stato precario dell’infrastruttura informatica nazionale. Spetterà agli accertamenti delle autorità competenti valutare se sia stato un attacco o un malfunzionamento, ma non va sottovalutato il rischio legato al data breach nella Pubblica Amministrazione. La procedura è stata messa in piedi in pochissimo tempo, con limitati margini per stress test e valutazioni di sicurezza”. E’ quanto dichiara il responsabile Innovazione di Fdi, deputato Federico Mollicone. “Il governo sta valutando le offerte per le applicazioni di contact tracing proprio in questo momento e non vorremmo che l’infrastruttura di sicurezza dei nostri dati sanitari, molto lucrativi sul mercato illecito, o quelli delle nostre strutture sanitarie possa subire le medesime crepe e cadere nelle mani di organizzazioni criminali, terroristiche o nazioni straniere con interessi ostili.
L’Inps pensi a lavorare anziché ai complotti inesistenti
Ora però all’Istituto gli toccherà lavorare. Ma anche poche ore fa al Tg1 il presidente dell’Inps ha parlato non di uno, ma addirittura di due attacchi esterni. L’ultimo attacco da parte di hacker al sito dell’Inps “è avvenuto intorno alle 17 e questo rallenta ulteriormente le procedure”. “Adesso siamo a quasi 400 mila domande” per il bonus di 600 euro. “Tutte le domande ricevute stamattina sono ovviamente valide”, spiega ancora il presidente dell’Inps.
Foto tratta da (“Leggo”)