Ma siamo a Casablanca? No, a Torino, dove migliaia di marocchini scendono in strada per “festeggiare” la vittoria (video)

Torino Marocco

Come era successo pochi giorni fa a Bruxelles dopo la partita Belgio-Marocco, con la città devastata dai tifosi maghrebini, oggi è Torino a seguirne la sorte. Per “festeggiare” la vittoria dei “Leoni dell’Atlante” sul Canada, e la relativa classificazione, i nordafricani sono scesi in piazza dalle parti di corso Giulio Cesare.

Migliaia di persone, a quanto pare, con coreti, cori e bandiere, hanno affolltato le strade di Torino facendo esplodere “bomboni” e fuochi di artificio. Il traffico è impazzito, soprattutto nella zona nord della città e i mezzi pubblici sono rimasti bloccati. Altre manifestazioni di protesta si sono svolte a Biella. Torino ha quasi un milione di abiranti, e di questi circa 130mila sono stranieri. I marocchini sono oltre 15mila, e gli africani in totale 35mila.

Ci sono 120mila stranieri a Torino

E’ chiaro che una tale presenza di stranieri, sia pure regolari, crea una certa pressione nella popolazione. Oltre il 13 per cento di extracomunitari, soprattuto se di religione e costumi diversi, poccono creare dei problemi. Come a Bruxelles, dove dopo la partita vinta dal Marocco proprio sul Belgio, i tifosi marocchini hanno letteralmente assaltato la città con violenza, incendiando auto e scooter e evastando l’arredo urbano. La polizia belga li ha dovuti affrontare in assetto antisommossa e con idranti e lacrimogeni, Molte stazioni metro sono rimaste chiuse. Contro la polizia lanciati petardi e pietre. Speriamo che non succeda lo stesso  anche a Torino, dove la comunità araba è massicciamente presente. Lo sapremo nei prossimi giorni, perché i media itlaiani, non si sa perché, sono riluttanti a parlare della vilenza se questa è praticata da stranieri.